Bruxelles, Renzi “convoca” tutti i partiti (anche per isolare Salvini)
Incontro con tutti i capigruppo alle 7,30 a palazzo Chigi
Stesso copione seguito agli attentati di Parigi del 13 novembre: Matteo Renzi “ha convocato” a palazzo Chigi, domani alle 7,30, i capigruppo di tutte le forze politiche allo scopo di cementare una valutazione comune all’indomani delle stragi di Bruxelles, stragi che gettano un’ombra di paura per certi versi superiore a quella, pure fortissima, che si diffuse dopo il Bataclan.
L’obiettivo di Renzi è chiaro. Rafforzare l’unità dei partiti attorno alla necessità di intensificare l’azione di contrasto al terrorismo – oggi ne ha parlato con Alfano – e di premere, come Italia, sull’Europa affinché faccia di più mediante una iniziativa “unitaria” contro gli jiahidisti. Ne ha parlato nella sua comunicazione a palazzo Chigi. E per rendersi conto de visu di quali siano gli orientamenti dei leader europei, oggi Renzi ha parlato con la Merkel, Juncker, Hollande e naturalmente il primo ministro belga Michel.
E’ anche chiaro che Renzi punta a isolare le posizioni di chi, come Salvini, sta strumentalizzando la tragedia odierna per fini “interni” con slogan criticati da più parti tipo “ripuliamo le nostre città”: per questo ha scandito che “non è tempo di sciacalli ma nemmeno di colombe”, puntando il dito contro chi “urla ‘chiudiamo le frontiere senza rendersi conto che i menici sono dentro le nostre città”.
E’ ancora presto per sapere se ci sarà una discussione parlamentare sulla fase che si apre dopo Bruxelles. Probabilmente vi sarà un’informativa del ministro dell’Interno, come chiesto dai Cinquestelle (qui, Carla Ruocco), dunque senza un voto finale.
Ma al di là di questo, al presidente del Consiglio interessa l’unità sostanziale, più larga della maggioranza di governo, su una battaglia che – come ha detto – “non ha colore politico”.
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