Villarosa, il grillino antibanche che lavorava in una finanziaria nel mirino di Bankitalia
Un’interrogazione parlamentare cerca di far luce sulle vicende riguardanti Idea Finanziaria Spa
“Abbiamo capito quale è il disegno, che è quello delle grandi banche che vogliono acquisire le più piccole con il benestare di Banca d’Italia”. Questa è solo una delle tante dichiarazioni rese da Alessio Villarosa, deputato del M5S, membro della commissione finanze di Montecitorio. Il deputato grillino è noto per i suoi continui attacchi a Banca d’Italia oltre che al sistema bancario e creditizio.
Un mondo, quello dei prestiti e dell’intermediazione, che il parlamentare conosce bene: “Ho lavorato inizialmente per 4 anni presso una fabbrica di reti ortopediche – recita la sua bio consultabile sul sito Sicilia5stelle.it – e successivamente per 3 anni ho rivestito il ruolo di responsabile nazionale del settore ‘Carte di Pagamento’ presso un’importante società finanziaria italiana con sede a Roma”.
Il nome della suddetta società non viene citato sul sito in maniera immediata. Per capire di chi si tratta bisogna aprire il curriculum vitae. Dall’allegato si evince che il deputato grillino ha prestato servizio presso Idea Finanziaria Spa, una società specializzata in cessione del quinto, controllata dal gruppo Barclays attraverso la holding Eudea. Secondo quanto dichiarato nelle esperienze professionali Villarosa lì ha lavorato dal 2007 al 2009 avendo come mansioni la “Gestione e formazione della rete di agenzie affiliate”.
Va detto che Idea Finanziaria è una società di famiglia, visto che il presidente del consiglio di amministrazione è il fratello Massimiliano Villarosa.
La società è stata recentemente oggetto di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia e delle finanze e al ministro della Giustizia. A presentarla è stato Ferdinando Aiello, deputato del Pd, che ha chiesto verifiche e approfondimenti visto che a Idea finanziaria sono state imputate “numerose e gravi violazioni normative” ed “irregolarità nei rapporti contrattuali con la clientela“. L’accusa più grave è la violazione della disciplina antiriciclaggio. Tant’è che a seguito della vigilanza effettuata da Bankitalia tale società risulta essere stata cancellata dall’elenco degli intermediari dal ministero dell’Economia.
Inoltre, secondo quanto riporta il testo presentato da Aiell0, i vertici del suddetto istituto di intermediazione sono stati rinviati a giudizio “per mediazione usuraia” dal tribunale di Roma e anche dal tribunale di Ragusa. In quest’ultimo caso “per un tasso ritenuto, da parte della pubblica accusa, eccessivo ed usuraio, pari la 27 per cento, praticato nei confronti di un ottantenne pensionato di Pozzallo”.
Ad essere coinvolti – si legge sempre nell’interrogazione – risultano essere “Massimiliano Villarosa e Salvatore Maffodda, residente a Roma, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione ed amministratore delegato della principale società coinvolta nella vicenda, appunto Idea Finanziaria, e Charles Blagdem, residente a Milano, rappresentante per l’Italia di banca Barclays” .
Aiello ricorda nell’interrogazione che la cancellazione dall’elenco generale degli intermediari impedisce nuove operazioni ma non incide sulla legittimità degli impegni assunti e chiede verifiche al Governo nel caso sia a “conoscenza di eventuali attività afferenti allo stesso settore da parte degli allora vertici di Idea Finanziaria spa” in considerazione della “pericolosità anche sociale dei comportamenti professionali posti in essere dagli stessi”.
Ora è probabile che molti si chiedano se, oltre ai risparmiatori truffati da Banca Etruria, il deputato Alessio Villarosa si stia occupando anche di tale vicenda.
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