giovedì 24 marzo 2016

Il populismo della destra estrema italiana.

titolo giornale

A volte oltre un pessimo titolo c'è altro: un pessimo editoriale

Oggi il Giornale apre con un titolo a nove colonne: “Cacciamo l’Islam da casa nostra”. Tutti voi ricorderete quello di Libero dopo i fatti di Parigi “Bastardi islamici” e lo sconforto umano e civile che ha provocato, quindi bisognava superarlo, per non essere da meno.
E Sallusti, in un editoriale francamente sconfortante, è riuscito nell’improba impresa.
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Ieri avevamo criticato l’instant marketing di Matteo Salvini sull’attentato di Bruxelles: fra le altre cose avevamo detto che
Cosa vuole ripulire Matteo Salvini? Esattamente come intende rastrellare le “cose” da cui vuole ripulire le città? Come deciderà chi deve essere oggetto di “pulizia” e chi invece no, sempre se intendere fare dei distinguo? Questa ultima domanda è forse la più drammatica, ed è una delle emergenze da affrontare per tentare di affrontare il problema senza lasciarsi andare agli isterismi. Se prima di dar ragione a simili posizioni vi soffermaste a pensare come, secondo voi, davvero, si possano mettere in atto, scoprireste che è impossibile. Che sono soluzioni senza senso. E chi le propone lo sa.
La chiosa cade a fagiolo anche per l’editoriale di Sallusti, che molto brevemente dice: i musulmani sono tutti animali incompatibili con l’umanità quindi bisogna cacciarli da “casa nostra”. Ne segue che la sinistra e l’accoglienza hanno rotto le balle, perché questi ci vogliono ammazzare tutti, “difendila! E se fosse tua moglie, tua sorella, tua figlia?”
La citazione grafica non è per niente casuale: dimostra che questi sono temi che da sempre sono ricorrenti nelle dinamiche comunicative inerenti una comunità che si sente minacciata, e d’altra parte ci sono fior di studi sociologici e di propaganda che spiegano come questo genere di “chiamata alle armi” serva a “comandare” meglio una società che si sente in pericolo contro l’esterno.
Come dicevamo ieri, ovviamente la proposta di Sallusti è irricevibile. E non per la “cultura dell’accoglienza” o altre menate simili buone soltanto a solleticare il tifoso che è in noi. Perché semplicemente non si può fare. Ci sono musulmani italianissimi nati in Italia da famiglie italiane doc e dop: che fate? Li cacciate da casa loro perché la religione che hanno scelto non vi piace? Come decidiamo chi cacciare? In base alla gradazione del colore della loro pelle? Alla lunghezza delle loro barbe? Insomma, impossibile da fare. Inutile da discutere. E Sallusti lo sa. Lo sa benissimo.
E perché allora se ne parla? Perché giornalisti e politici lo dicono, se sanno che è impossibile farlo? Perché ci suggeriscono soluzioni che sanno bene siano impossibili da realizzare? Perché Sallusti invoca la cacciata di tutti i musulmani da casa nostra se sa che non si può fare e non per colpa della sinistra, ma perché è tecnicamente impossibile?
Già, bella domanda.

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