domenica 20 marzo 2016

Noi che siamo garantisti ci auguriamo che Chirichelli sia innocente. Ma ci chiediamo:" Quale politico della Lega Nord lo ha messo a presidente dell'ASM?"

Il giudice ha respinto la richiesta di libertà: «Responsabile insieme a Filippi jr e Tedesi della sottrazione di denaro pubblico»
Soldi rubati, Chirichelli resta in carcere
di Maria Fiore wPAVIA Giampaolo Chirichelli resta in carcere a San Vittore. Il gip Erminio Rizzi ha respinto la richiesta di libertà presentata dalla difesa alcuni giorni fa, dopo il nuovo interrogatorio dell’ex contabile Pietro Antoniazzi. Gli avvocati dell’ex presidente di Asm Pavia, in cella da 50 giorni (era stato arrestato il 3 febbraio), avevano chiesto di revocare la custodia in carcere e concedere a Chirichelli almeno gli arresti domiciliari. Il giudice, dopo avere sentito anche il parere – negativo – del pubblico ministero Mario Venditti ha ritenuto di dire di no. Le ragioni? L’incidente probatorio a cui Antoniazzi è stato sottoposto «ha confermato la bontà del quadro accusatorio», secondo il giudice Rizzi. Che definisce «credibili» le dichiarazioni dell’ex contabile, che non sarebbero state messe in discussione «dal serrato controesame dei difensori». In particolare l’avvocato di Chirichelli, Orietta Stella, aveva messo in discussione l’attendibilità di Antoniazzi e rilevato alcune discrepanze rispetto anche agli interrogatori a cui era stato sottoposto a novembre. Contraddizioni che erano emerse soprattutto in relazione alle firme di Chirichelli sugli assegni che hanno consentito ad Antoniazzi di sottrarre dalle casse di Asm Pavia 1,8 milioni di euro e che sono costate all’ex presidente di Asm il carcere e l’accusa di peculato. La difesa, attraverso il confronto tra le fotocopie e gli originali degli assegni, ha cercato di dimostrare che Chirichelli firmò gli assegni in bianco. E che quindi Antoniazzi avrebbe mentito quando agli inquirenti ha spiegato che l’ex presidente di Asm era consapevole e complice della sottrazione di quel denaro da Asm Pavia. Poco importa, per il giudice. «Se alcuni punti critici sono emersi – si legge nelle motivazioni del gip – essi riguardano aspetto secondari della vicenda che non intaccano il punto focale della tesi accusatoria». Il cuore dell’accusa, che secondo il gip Rizzi giustifica la permanenza di Chirichelli ancora in carcere, è che «gli indagati hanno posto in essere pratiche di spoglio dei beni pubblici, per importi più che rilevanti». Per il giudice, quindi, Chirichelli, ma anche l’ex presidente di Asm Lavori Luca Filippi e l’ex dg Claudio Tedesi, non possono dire di avere appoggiato «le numerose operazioni di spoglio, per centinaia di migliaia di euro, inconsapevolmente». Né, per il giudice, visto il loro ruolo di rilievo che hanno ricoperto per anni all’interno della società, possono dire di «essere stati tutti ingannati da Antoniazzi». Durante i loro interrogatori, gli indagati avrebbero cercato «di scaricare la responsabilità su altri», a parere del giudice. Chirichelli, sentito nell’interrogatorio di garanzia, si era difeso dicendo di «non sapere nulla» e di «non avere mai firmato assegni in favore di dipendenti del Comune o di Antoniazzi». A questo punto la difesa, convinta delle proprie ragioni, si giocherà la carta dell’appello. «Prendiamo atto della decisione del gip, che ovviamente non condiviamo in alcun punto e che lascia molto perplessi – dichiara l’avvocato difensore di Chirichelli, Orietta Stella –, in particolare in ordine alla valutazione degli elementi di novità portati alla sua attenzione».

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