martedì 22 marzo 2016

Bruxelles, il peggio dei social

Dichiarazioni di guerra. Messaggi elettorali. Selfie. Avvisi personali. Così twittano i vip dopo la strage.

22 Marzo 2016
Gli attacchi a Bruxelles hanno scatenato la Rete.
Sui social è partito il tam tam di solidarietà per le vittime con l'hashtag #PrayforBelgium, tristemente fratello di #PrayforParis.
Si condividono le vignette di Plantu di Le Monde, un omino francese che ne abbraccia uno belga in lacrime.


Si postano le immancabili profezie di Oriana Fallaci, si dichiara guerra non si sa bene a chi e come. Si invoca una difesa comune europea.
Nel dibattito virtuale non mancano i vip.
Una menzione speciale va a Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano. Che avvisa i suoi fan e spettatori che no, il suo recital di mercoledì 23 marzo a Bruxelles non avrà luogo.


Da incorniciare anche il contributo di Dolcenera. Che nascondendosi dietro a un sempreverde The show must go on, riesce a far pubblicità a The voice of Italy usando l'hashtag #Bruxelles in trending topic.
«Sto lavorando sul #teamdolcenera #tvoi», cinguetta la cantante, «malgrado questo giorno triste #bruxelles».



Matteo Salvini, nei pressi del parlamento europeo, ha vestito i panni del cronista.
A sottolinearlo il suo factotum Luca Morisi su Facebook che ovviamente rilancia l'intervento del suo Capitano a Mattino 5.


Un ruolo quello del cronista in cui Salvini si è calato perfettamente. «Bruxelles. Ora si esce dal palazzo in direzione centro, per documentarvi una città completamente bloccata», posta in Facebook sotto una foto che lo vede all'opera con un iPad sotto al braccio.


 

Prima di uscire impavido a documentare la situazione della città, Salvini aveva invitato a «REAGIRE», in maiuscolo ovviamente. Aggiungendo un «RIPULIAMO le nostre città».
Questo mentre il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e a Bruxelles è in corso una vera e propria caccia all'uomo.
 


 

Ma il leader della Lega si è pure fatto ritrarre con aria comprensibilmente preoccupata appena fuori dall'Europarlamento.


L'opera di sciacallaggio, tipica della comunicazione salviniana, è stata messa in evidenza da molti. Certo farsi selfie in questi momenti non è esattamente una mossa da statista.
E sciacallo per sciacallo, c'è chi sta facendo le pulci alla foto pubblicata.
 

 

Naturalmente Salvini non era l'unico europarlamentare a Bruxelles.
Sul posto anche il collega Gianluca Buonanno che ringrazia il destino. «Dovevo essere anche io all'aeroporto», scrive su Facebook.
Accende un cero, prega per le vittime innocenti e attacca: «i Terroristi (maiuscolo, ndr) islamici sono degli animali bastardi».
 

Poco dopo il leghista posta la sua testimonianza raccolta dalla tivù.
Come fosse la partecipazione a un talk show qualsiasi.


Era in Italia, invece, e nella sua Milano, Daniela Santanchè che in queste occasioni regala sempre ragionamenti profondi.
«Nell'area Expo un centro di prima accoglienza cioè una caserma dell'Isis nel centro di Milano.Complimenti!».
Vero, per lo meno non ha aggiunto l'hashtag #Bruxelles, ma il senso è abbastanza chiaro.



Puntuale il complottista filo grillino Salvo Mandarà che su Facebook lancia la sua analisi.
«Finalmente anche Bruxelles ha partecipato....Boston, Londra, Parigi (2 volte), Bruxelles.....il terrore come da copione. Immagino ci fosse un'esercitazione in corso....TERRORE TERRORE TERRORE....Ora i registi possono trasferirsi altrove.....Nuova esercitazione.....nuovo giro...Sono già venuti fuori i testimoni hollywoodiani che piangono e ridono in perfetta dissonanza cognitiva?».
Uno dirà: il solito visionario sui social.
Peccato che lo seguano quasi 11 mila persone.
 

Restando in campo 5 stelle, pure Luigi Di  Maio ha colto l'occasione di dire la sua su Bruxelles.
Peccato che su Bruxelles dica pochino.
«Mentre esplodevano le bombe ero in Sala della Regina alla Camera dei deputati per il primo bilancio della Legge sugli Ecoreati fatto da Legambiente Onlus», ha scritto il campano. «La Legge sta funzionando: in 8 mesi sono stati accertati 947 reati penali, 1185 persone denunciate e sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 24 milioni di euro».
Ora siamo tutti più sereni.


Silenzio invece da parte di Alessandro Di Battista, che aveva invitato al dialogo con i terroristi.
In mattinata sul suo profilo Facebook ha infatti preferito lanciaris in un'autopromozione del M5s.
«Buongiorno, vi do alcuni numeri. Dal 2010 a oggi il M5s ha rinunciato e restituito ai cittadini 73 MILIONI DI EURO tra rimborsi elettorali e tagli di stipendi e privilegi».
GIORNALISTI ALLA GUERRA. Se molti giornalisti e analisti puntano il dito contro le falle dell'intelligence europea, altri invitano direttamente alla guerra.
Peccato che la guerra si dichiari tra Stati, per esempio. E che preveda un nemico ben identificato.
Evidentemente a Beppe Severgnini non importa.
Una cosa però non è chiara: come dovrebbe rispondere esattamente l'Europa? Autobombardandosi? Mah...


 

Infine attenzione. Chi volesse esprimere il proprio cordoglio pubblicando la bandiera del Belgio occhio: questa che ha cominciato a girare su Twitter con il blu scuro al posto del nero è della Romania.

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