Johan Cruyff, il “Pelè bianco” che rivoluzionò il calcio
Si è spento a 68 anni uno dei più grandi calciatori di sempre, emblema del “calcio totale” olandese degli anni 60/70
Hendrik Johannes Cruyff, detto Johan, scomparso a Barcellona dopo una terribile malattia, è considerato uno dei migliori calciatori della storia del calcio, per alcuni addirittura il migliore. Fu l’interprete principale e il simbolo del cosiddetto “calcio totale”, l’impianto tattico e tecnico adottato dall’Ajax e dall’Olnda, che rivoluzionò questo sport tra la seconda metà degli anni 60 e la prima metà degli anni 70. E’ stato il primo calciatore a vincere tre palloni d’oro, nel 1971, nel 1973 e nel 1974. Tra nazionale e squadre di club (le più importanti in cui militò furono l’Ajax e il Barcellona) segnò 402 gol in 716 partite ufficiali. Il suo calcio era poesia pura, tanto da essere ribattezzato “Il Pelè bianco” dal più grande giornalista sportivo italiano, Gianni Brera. Ad una immensa carriera da calciatore, seguì un’ottima esperienza da allenatore: è uno dei sei “mister” ad aver vinto (nel 1992 con il Barcellona) la Coppa dei Campioni dopo aver già trionfato da giocatore. Il suo numero di maglia, ancora un mito per moltissimi calciatori professionista e non, è sempre stato il 14.
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