La sinistra radicale non convince gli elettori. Ipotetica formazione nata da scissione si fermerebbe sotto il 9%
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L’appeal elettorale della sinistra radicale è bassissimo. Lo sostiene una serie di sondaggi realizzati da Ipsos per il Corriere della Sera, secondo cui solo il 2% “voterebbe sicuramente” una forza politica che nascesse dalla scissione a sinistra del Pd. Il 7% dichiara invece che potrebbe farlo. Ma – come scrive Nando Pagnoncelli sul Corsera – convertire in voto effettivo questa probabilità non è affatto facile: sostanzialmente un bacino potenziale del 9% che si dimezza o più all’atto del voto.
Dati che mostrano come la sinistra, oggi, abbia uno spazio limitato nel Paese. Come limitata è la previsione di una scissione: solo il 19% degli intervistati ci crede davvero. Lo fanno soprattutto gli elettori lontani dal Pd, mentre gli elettori dem sono profondamente scettici: solo il 12% vede all’orizzonte questa possibilità.
In ogni caso, resta la scarsa presa elettorale di questa ipotetica forza di sinistra:
Solo per il 13% potrebbe raccogliere una messe importante di voti dai delusi di Renzi. Un terzo pensa che, forse, la scissione potrebbe portare qualche voto in più rispetto a quelli già consolidati dalla sinistra […], mentre altrettanti sono certi che un’operazione di questo genere è destinata a non avere risultati di sorta.
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