La verità di Toscani: Perché voto No? Perché Renzi è antipatico
Il grande fotografo dice ad alta voce le vere motivazioni del No al referendum
E finalmente qualcuno ci dice la verità sul referendum istituzionale: la riforma del Senato non è affatto male, ma Renzi è antipatico e dunque bisogna votare “no”. La sorprendente rivelazione, che ha il merito di chiarire senza ulteriori dubbi le ragioni politiche dello scontro in atto, è al centro di una fondamentale intervista di Oliviero Toscani al Fatto.
Il buon Travaglio non deve averla apprezzata troppo – la verità è sempre sgradevole – e l’ha confinata in un taglio basso di pagina 6, negandole quel richiamo in prima che pure le spetterebbe di diritto.
Ma le parole di Toscani ci sono tutte, e meritano di essere lette e conservate.
Questa riforma è giusta?, chiede l’intervistatore. “Secondo me sì. Però – risponde il grande fotografo – mi verrebbe quasi voglia di votare no, per far sloggiare questo giovane vecchio”. Le ragioni del “no”, prosegue, avranno senz’altro un loro fondamento (ma Toscani non riesce a citarne nemmeno una), ma “sono complicate da spiegare”, e quindi è meglio lasciar perdere: non c’è altra scelta se non “raccogliere gli incerti, spingendoli a votare contro l’antipatico”.
Toscani ha perfettamente ragione: “dare addosso al reuccio” è la parola d’ordine che unisce Zagrebelski e Brunetta, Salvini e Travaglio, in un livido girotondo che prescinde completamente dal merito della riforma per concentrarsi sull’unico obiettivo condiviso: eliminare l’anomalia renziana, riportare la politica all’inconcludenza che ha consentito a governanti incapaci e oppositori chic di prosperare negli anni senza mai combinare nulla.
Bravo Toscani: conoscevamo già la verità, ma leggerla sulle pagine del Fatto ci riempie di una particolare soddisfazione.
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