Mafia Capitale, spunta telefonata di “raccomandazione” a Buzzi partita dal comando generale dei carabinieri
Nella nuova udienza del maxiprocesso di Mafia capitale spunta una telefonata proveniente dal comando generale dei Carabinieri a Salvatore Buzzi per una richiesta di "raccomandazione". A renderla nota è stato l'avvocato Alessandro Diddi, difensore del presidente della "29 giugno" nel corso del controesame al capitano del Ros Giorgio Mazzoli. «Le risulta che il 18 marzo 2013 da un'utenza intestata al comando generale dei carabinieri c'è stata una chiamata a Salvatore Buzzi dove un certo (..) chiede a Buzzi una raccomandazione? Sicuramente non le è sfuggita. In questo processo parliamo di decine di corruzioni con assunzioni e questa non era rilevante?», chiede provocatoriamente Diddi parlando, «metaforicamente», di «segreto di Stato» intorno alla vicenda.
«Non posso riferire su questo, visto che l'intercettazione è stata fatta da un altro reparto», replica Mazzoli. Una domanda a cui si oppone la Procura. Per due ragioni: una che anche se ci fosse la conferma della telefonata si tratta di una «segnalazione e non di una corruzione, non c'è reato», precisa il pm Paolo Ielo, la seconda è che sull'argomento potrà rispondere in maniera più dettagliata l'ufficiale incaricato delle intercettazioni a Buzzi in quel periodo, ovvero il capitano del Ros Federica Carletti il cui controesame è in programma per lunedì prossimo.
«Non posso riferire su questo, visto che l'intercettazione è stata fatta da un altro reparto», replica Mazzoli. Una domanda a cui si oppone la Procura. Per due ragioni: una che anche se ci fosse la conferma della telefonata si tratta di una «segnalazione e non di una corruzione, non c'è reato», precisa il pm Paolo Ielo, la seconda è che sull'argomento potrà rispondere in maniera più dettagliata l'ufficiale incaricato delle intercettazioni a Buzzi in quel periodo, ovvero il capitano del Ros Federica Carletti il cui controesame è in programma per lunedì prossimo.
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