domenica 24 gennaio 2016

Questo è un esempio di come si può fare un buon giornalismo. All'assessore alla partita chiedo.......Cosa aspetta a dare il via a questi giovani? Si muova subito.

Vogliono la pista ciclabile
«Dateci l’ok, facciamo noi»
PAVIA Una nuova pista ciclabile a Pavia, lunga un chilometro e mezzo. L'idea è quella di collegare via Bricchetti e via Vivai, fino alle sponde del Ticino, passando per via Moruzzi e via Ravizza. A promuovere l'iniziativa, per ora in fase embrionale, è un gruppo di abitanti e frequentatori della zona, oltre alla neonata associazione sportiva dilettantistica "Storm", dedita agli sport alternativi e di strada come skate, pattini, tricking e parkour. «Vogliamo ripulire e riqualificare una zona della città oggi in stato di abbandono e degrado – spiega Giuseppe Giacalone, promotore del progetto per la ciclabile – speriamo di riuscire fare rete anche con gli altri quartieri periferici della città e scambiarci nuove idee». Dallo scorso 13 gennaio gli uffici dei Lavori Pubblici stanno studiando una prima versione del progetto, come spiega l'assessore comunale Fabio Castagna: «Stiamo facendo ciò che serve per capire se l'idea è realizzabile, anche perché non tutte le aree interessate sono comunali. Quando avremo quantificato i costi complessivi potremo pensare a un progetto». I fondi, secondo i promotori, sarebbero da reperire principalmente da sponsor privati. Buona parte del tragitto esiste già: il progetto prevede la costruzione ex-novo solo di 200 metri di percorso. Le due aree più critiche quella fra via Bricchetti e via Moruzzi, inselvatichita e inutilizzata, e quella dell'ex raccordo autostradale, oggi popolato da tossicodipendenti. Eppure i cittadini hanno voglia di rendere vitale e frequentata l'area, basti pensare al gruppo di skater di Storm che utilizza un tratto di via Moruzzi per i propri allenamenti, tenendola pulita e sicura. «Camminando per queste strade si trovano spesso siringhe, vetri rotti, spazzatura di ogni genere – continua Giacalone – ma le aree verdi abbandonate potrebbero essere riutilizzate come parchi per i giochi dei bambini, considerando la vicinanza con la scuola elementare Maestri, o anche come orti urbani: insieme all'amministrazione comunale si potrebbe creare una mappatura dei terreni utilizzabili e magari sviluppare una cooperativa ad hoc che li sfrutti e distribuisca i prodotti a chilometro zero, creando lavoro e al contempo rilanciando i cibi del nostro territorio. La pista ciclabile diventerebbe quindi il primo punto di partenza per riqualificare il quartiere». Migliorare la vivibilità della zona, quindi, partendo anche da interventi minori, che sono essi stessi parte del progetto: una migliore illuminazione delle strade con lampioni a led a basso consumo, in modo da rendere il tragitto percorribile anche nelle ore di buio; la predisposizione di panchine e cestini che incoraggino l'aggregazione sociale nell'area; la rimozione di barriere jersey in cemento, antiestetiche e ormai rovinate dal tempo, optando invece per dei dissuasori tipo "panettone", che hanno minore impatto. «Basterebbe cominciare a rendere più gradevole la zona – osserva Giacalone – per spingere qualche persona in più a frequentarla». Emmanuela Pioli

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...