Raid nazi mascherati a Stoccolma
Volantini minacce, aggrediti migranti
Un centinaio di neonazisti dal volto coperto con cappucci e passamontagna neri ha compiuto un raid nel centro di Stoccolma, aggredendo immigrati e distribuendo volantini in cui si incita la popolazione ad attaccarli e in cui si minacciano i loro figli. La notizia, riportata oggi da vari media, si riferisce a ieri sera ed è accompagnata anche da un video amatoriale che mostra alcuni degli xenofobi che marciano nella stazione ferroviaria principale della capitale svedese.
Secondo il giornale svedese Aftonbladet, i volantini distribuiti dai manifestanti contenevano lo slogan "Adesso basta!" e se la prendono con i "bambini nordafricani che vagabondano per le strade", minacciando di infliggere loro "la punizione che meritano".
Secondo i media, il 'casus belli' della protesta xenofoba è l'omicidio compiuto lunedì scorso da un rifugiato somalo di 15 anni di una ragazza svedese, Alexandra Mezher, addetta ad una casa che ospita profughi minorenni.
Quattro uomini a volto coperto che distribuivano volantini xenofobi in cui incitavano i cittadini svedesi a organizzare proteste illegali contro gli
immigrati sono stati fermati nel centro di Stoccolma e interrogati dalla polizia. Un portavoce della polizia ha detto che uno dei quattro è
stato incriminato per aggressione nei confronti di un agente, gli altri tre perché hanno nascosto il volto in pubblico - un
reato in Svezia.
immigrati sono stati fermati nel centro di Stoccolma e interrogati dalla polizia. Un portavoce della polizia ha detto che uno dei quattro è
stato incriminato per aggressione nei confronti di un agente, gli altri tre perché hanno nascosto il volto in pubblico - un
reato in Svezia.
Prima dell'introduzione dei controlli alla frontiera in gennaio, lo scorso anno la Svezia ha accolto circa 160.000 migranti.
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