I dati Eurostat spiegano: uno su due dopo tre anni. Il confronto con il resto d'Europa è impietoso
In Italia tre anni dopo la laurea è al lavoro un giovane su due. Ovvero soltanto il 50% di chi ha studiato fino a conseguire il titolo di studio ha poi trovato un lavoro: uno dei tassi più bassi d’Europa, visto che dopo di noi c’è soltanto la Grecia. E contro una media tra i 28 paesi dell’Unione dell’80,5 per cento e il picco tedesco che raggiunge il 93,1 per cento. Sono questi dati – scrive oggi Repubblica – che spiegano molto bene perché da decenni il nostro tasso di produttività è marcatamente più basso di quello delle altre grandi economie globali, ma anche la marginalità italiana nella nuova geografia del lavoro, segnata dall’innovazione e la ricerca.
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