Terrorismo, parla Mohamed Abdeslam: "Mio fratello è stato manipolato, gli chiedo di costituirsi"
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"Mio fratello Salah è stato manipolato. Gli chiedo di arrendersi, di costituirsi alla giustizia per poter rispondere a tutte le domande". Mohamed Abdeslam ha rinnovato così - ai microfoni di Rai News 24, che lo ha fermato sotto casa mentre rientrava da un'altra intervista tv con la Rtbf - l'invito a costituirsi rivolto più volte al fratello Salah. "Ho molta speranza che si arrenda anche se ha paura", ha aggiunto.
"Non sappiamo chi l'ha manipolato. Per questo vogliamo che si arrenda e che possa rispondere. Non abbiamo visto in lui una radicalizzazione. Né in Ibrahim (il terzo fratello che si è fatto saltare in aria negli attentati di Parigi, ndr.) né in lui. È una forma di manipolazione".
Alla domanda se Salah abbia cercato di contattarlo, Mohamed risponde: "Non ha cercato di contattarmi. Ci sono alcune informazioni che circolano. Si può sentir dire che Salah cerca di raggiungermi, che mi fa passare dei messaggi... Ma sono informazioni da prendere con molta precauzione perché non c'è una certezza".
Alla domanda su che differenza ci fosse fra Salah e Ibrahim, Mohamed risponde: "Ibrahim è arrivato fino alla fine del suo atto perché era molto influenzabile. Era uno che si poteva manipolare facilmente. Mi dico che purtroppo non ha saputo all'ultimo minuto prendere la decisione giusta e far marcia indietro, cosa che probabilmente Salah ha fatto", conclude.
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