Succede in Colorado. Attendiamo il titolo di Libero: "Bastardi cristiani" e l'editoriale di Pigi Battista in cui si chiede ai cristiani moderati di dissociarsi dal pazzo
Dopo cinque ore da quando ha esploso il primo colpo, l’uomo che venerdì è entrato in un ambulatorio sanitario non profit (Planned Parenthood) ha deciso di arrendersi. Nella sparatoria sono morte tre persone – un agente e due civili – e ne sono rimaste ferite almeno tre. Tutto è iniziato attorno alle 12 di venerdì (ora locale), quando l’uomo di cui non è stata ancora diffusa l’identità, è entrato all’interno della clinica, dove c’è anche un servizio di consultorio, nella città di Colorado Springs, cento chilometri a sud di Denver, in Colorado. Poco dopo sono intervenuti decine di agenti dell’Fbi e delle forze speciali Swat, che hanno cercato di contenere il killer che si era barricato all’interno dello stabile.
L’uomo che uccide tre persone in una clinica per aborti
La polizia non ha ancora fatto sapere quali fossero le motivazioni dell’uomo e neppure se il Planned Parenthood fosse l’obiettivo della sua azione. Dalle foto diffuse dai media americani comunque si può notare che l’uomo è molto alto, con barba e capelli bianchi, di origine caucasica. Nell’area oltre all’ambulatorio c’erano anche una banca e un piccolo negozio di alimentari. Da giorni fuori dall’ambulatorio della città – che ha circa 400.000 abitanti – sono in corso proteste che hanno coinvolto oltre 200 persone. Tuttavia non erano mai diventate violente. Le autorità restano caute e continuano a centellinare le informazioni, così come hanno fatto per tutta la giornata, comprese quelle sull’identità dell’uomo che non viene ancora resa nota. E nulla trapela sul movente che ha portato l’uomo a rimanere barricato per ore. Non è ancora chiaro nemmeno se nel corso dell’assedio il sospetto avesse tenuto persone in ostaggio. Quello che si sa è che è stato localizzato grazie a telecamere di sorveglianza. La paura ha però dominato a lungo, nonostante la massiccia presenza delle forze dell’ordine sul posto fin da subito, appena segnalata poco prima di mezzogiorno ora locale la presenza di un uomo armato nel cuore di una zona commerciale particolarmente trafficata per il Black Friday, il giorno dei saldi. E mentre la neve cominciava a fioccare copiosa la situazione veniva descritta come ancora “attiva” ore dopo con spari che continuavano ad esplodere. Ad accrescere ancora la tensione la natura del luogo al centro dell’assedio: si tratta di una sede del programma noto come ‘Planned Parenthood’, di fatto una struttura medica dedicata alla pianificazione familiare e che e’ spesso bersaglio delle critiche di movimento ‘pro vita’, in quanto pratica aborti. E’ anche regolarmente al centro di accesi scontri tra esponenti politici, tra chi difende la validità del programma e chi lo addita come illegittimo, tra questi ultimi principalmente conservatori repubblicani.
Planned Parenthood nella campagna elettorale americana
Un tema ricorre anche nei dibattiti tra i candidati nella corsa per la Casa Bianca in vista per le presidenziali 2016, con la democratica Hillary Clinton che ha sempre risposto difendendo a spada tratta Planned Parenthood e gli strumenti che fornisce. Appena dato l’allarme la zona era stata dichiarata “non sicura”, facendo scattare una sorta di ‘evacuazione’, con diverse persone costrette ad asserragliarsi nei vicini esercizi commerciali, invitate dalla polizia a rimanere lontane dalle finestre. Da subito tuttavia le informazioni sono risultate frammentarie e anche contraddittorie. Ad un certo punto fonti di Polizia avevano anche riferito che l’individuo armato era stato “contenuto” dando l’impressione che la situazione fosse sotto controllo. Salvo poi cambiare versione e confermare di non aver precisamente localizzato l’uomo e che vi erano ancora sparatorie in corso. Si è parlato anche a più riprese di ostaggi, un elemento sul quale però la Polizia non ha voluto o potuto dare conferme. Così come nulla ha per tutto il tempo rivelato sull’identità dell’uomo, a parte riferire che imbracciava un’arma a canna lunga e nonostante sui social network si moltiplicassero descrizioni con riferimento ad un uomo bianco vestito con un impermeabile. Durante l’assedio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato tenuto informato, ha riferito la Casa Bianca.
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