Ahmad Dahmani: arrestato il «basista» degli attacchi a Parigi
In manette l'uomo sospettato di esser uno dei personaggi chiave degli attentati. Ne parla Repubblica
Ieri è stato arrestato in Turchia uno dei personaggi chiave degli attacchi di Parigi, il basista, legato all’unico terrorista del 13 novembre di cui non si sa ancora nulla. Ne parla Repubblica:
E dunque. Nella notte di venerdì, mentre il governo belga chiude la capitale del Paese, in un hotel a cinque stelle sulla costa turca, in quel di Managvat, viene ammanettato un giovane di 26 anni. Si chiama Ahmad Dahmani. È di origini marocchine e cittadinanza belga ed è sbarcato con un volo proveniente da Amsterdam all’aeroporto di Antalya il 14 novembre, nei giorni in cui si tiene il vertice del G20 alla presenza di Obama e di Putin. Il 16 novembre si sposta a Managvat e qui attende due siriani, Ahmet Tahir e Mohammad Verd, che lo devono trasferire oltre il confine per riunirlo alle milizie dell’Is. Ma non riuscirà a farlo. Perché con lui anche saranno arrestati anche i due passeur.
Ahmad Dahmani non è un pesce qualunque. Ha un peso nelle stragi di Parigi. Ha un legame importante con Salah Abdeslam che passa per un viaggio in Italia. L’Intelligence turca lo sa. E volutamente tace l’operazione ai Belgi (accusati di non aver condiviso alcuna informazione o segnalazione su questo ragazzo). Non ai francesi. Non agli italiani.
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L’uomo è stato in Italia per 10 giorni…
Su Ahmad Dahmani, infatti, tra il 14 e il 15 novembre, intelligence e polizie francesi e italiane hanno fatto un gran lavoro. Sanno che trovare lui può significare accorciare il tempo che resta a Salah nella sua fuga. Sanno, infatti, che Ahmad è a Parigi nelle 72 ore che precedono l’orrore. Ed è lì per fare i sopralluoghi. Come dimostra il suo cellulare, catturato in quei giorni dalle celle in corrispondenza dei luoghi degli assalti. Un cellulare cui i francesi sono arrivati sviluppando il traffico telefonico del telefonino che i tre kamikaze del Bataclan hanno gettato in un cestino dei rifiuti prima di entrare nel teatro. Un cellulare che, in quei giorni, dialogherà, come ricostruito dai tabulati, anche con le utenze di Hasna Aitboulachen, la cugina di Abaaoud che morirà nel raid di saint Denis.
Ma c’è di più. La Polizia italiana scopre che quel nome – Ahmad Dahmani – è nella lista passeggeri del traghetto che, l’1 agosto scorso parte da Bari con destinazione Patrasso. E in quello che, il 4 agosto, da Patrasso farà ritorno a Bari.
(Foto d’archivio di Michela Nana da archivio Ansa)
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