DECRETO LEGGE
Copertura Imu con tasse su banche e benzina
La bozza: acconto sull'imposta del risparmio amministrato. E aumento di quello Ires per gli istituti di credito.
Fra le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu c'è l'aumento al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) dell'acconto Ires per banche e assicurazioni, oltre all'aumento delle accise su carburanti a partire dal 2015.
Nelle anticipazioni della bozza del decreto legge per l'abolizione della seconda rata Imu è presente anche l'acconto sull'imposta del risparmio amministrato.
IPOTESI AUMENTI 2017-2018. Ma il possibile rialzo dell'aliquota sulla benzina, nonché sul gasolio usato come carburante, potrebbe riguardare il periodo di tempo da gennaio 2017 a fine 2018, in modo tale da determinare maggiori entrate per 419 milioni in totale.
È quello che prevede un emendamento del governo che sta depositato in commissione al Senato.
IRES, AUMENTI DAL 100 AL 101%. Per quanto riguarda gli acconti dell'imposta sull'Ires, si legge nella bozza, è aumentato dal 100 al 101% per le società. Sul fronte del risparmio amministrato, «i soggetti che applicano l'imposta sostitutiva sono tenuti, entro il 16 dicembre di ciascun anno, al versamento di un importo, a titolo di acconto, pari al 100% dell'ammontare complessivo dei versamenti dovuti nei primi undici mesi del medesimo anno».
Gli aumenti delle accise su benzina e gasoli mirano a «determinare maggiori entrate nette non inferiori pari a 1.505 milioni di euro per l'anno 2015 ed a 42,2 milioni di euro per l'anno 2016».
IL MINI-BENEFICIO. Il decreto prevede anche una norma interpretativa sugli acconti di Irpef e Ires nel caso in cui i contribuenti scelgano di fare il calcolo previsionale.
Viene stabilito che l'importo versato non può essere inferiore al 100% dell'imposta che risulterà dovuta con la dichiarazione dei redditi: questo si traduce in un mini-beneficio (ma evita una sorta di prestito forzoso visto che si tratta di un pagamento d'acconto fatto su previsioni di guadagni reali) per le società che ora devono versare il 101% se scelgono il calcolo dell'acconto automatico.
Nelle anticipazioni della bozza del decreto legge per l'abolizione della seconda rata Imu è presente anche l'acconto sull'imposta del risparmio amministrato.
IPOTESI AUMENTI 2017-2018. Ma il possibile rialzo dell'aliquota sulla benzina, nonché sul gasolio usato come carburante, potrebbe riguardare il periodo di tempo da gennaio 2017 a fine 2018, in modo tale da determinare maggiori entrate per 419 milioni in totale.
È quello che prevede un emendamento del governo che sta depositato in commissione al Senato.
IRES, AUMENTI DAL 100 AL 101%. Per quanto riguarda gli acconti dell'imposta sull'Ires, si legge nella bozza, è aumentato dal 100 al 101% per le società. Sul fronte del risparmio amministrato, «i soggetti che applicano l'imposta sostitutiva sono tenuti, entro il 16 dicembre di ciascun anno, al versamento di un importo, a titolo di acconto, pari al 100% dell'ammontare complessivo dei versamenti dovuti nei primi undici mesi del medesimo anno».
Gli aumenti delle accise su benzina e gasoli mirano a «determinare maggiori entrate nette non inferiori pari a 1.505 milioni di euro per l'anno 2015 ed a 42,2 milioni di euro per l'anno 2016».
IL MINI-BENEFICIO. Il decreto prevede anche una norma interpretativa sugli acconti di Irpef e Ires nel caso in cui i contribuenti scelgano di fare il calcolo previsionale.
Viene stabilito che l'importo versato non può essere inferiore al 100% dell'imposta che risulterà dovuta con la dichiarazione dei redditi: questo si traduce in un mini-beneficio (ma evita una sorta di prestito forzoso visto che si tratta di un pagamento d'acconto fatto su previsioni di guadagni reali) per le società che ora devono versare il 101% se scelgono il calcolo dell'acconto automatico.
Venerdì, 22 Novembre 2013
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