mercoledì 20 novembre 2013

I grillini su questo argomento, da veri talebani, cosa ci possono dire. Ah dimenticavo, non c'è nel programma.

La banca tedesca che ricicla i soldi della ‘Ndrangheta?

di   - 20/11/2013 - La HSH Nordbank di Amburgo finisce sotto indagine per i finanziamenti al 100% concessi al parco eolico di Isola Capo Rizzuto

La banca tedesca che ricicla i soldi della 'Ndrangheta?
Una banca tedesca con sede ad Amburgo, l’HSH Nordbank, avrebbe finanziato gli affari sporchi della ‘ndrangheta. Gli inquirenti tedeschi sospettano il riciclaggio del denaro come motivo del finanziamento da 225 milioni di euro concesso dall’istituto di credito per il parco eolico di Capo Rizzuto, bloccato dalle autorità italiane per infiltrazioni mafiose.
Hamburg/ Razzia/ HSH Nordbank
AIUTO ALLA ‘NDRANGHETA - Il parco eolico di Isola Capo Rizzuto ritorna di nuovo sotto le lenti della magistratura. Questa volta però non si sono mossi i pubblici ministeri del nostro paese, bensì le procure della Germania, sulla centrale bioenergetica costruita grazie alla ‘ndrangheta. Questa è la convinzione degli inquirenti tedeschi, che indagano su tre cittadini del loro paese e sulla HSH Nordbank, una banca di Amburgo partner di questo progetto. I reati contestati sono il riciclaggio di denaro e il concorso in associazione mafiosa di un paese straniero. Il capo procuratore di Osnabrück Alexender Retemayer spiega  Der Spiegel come gli indagati siano sospettati di aver riciclato denaro sporco della ‘ndrangheta grazie alle loro aziende in Germania, Italia, San Marino e Svizzera. Inoltre avrebbero comprato in modo fittizio quote della società costruttrice del parco eolico di Isola Capo Rizzuto per nascondere i veri finanziatori, appartenenti al clan degli Arena.
BANCA SOSPETTA - Il parco eolico di Isola Capo Rizzuto al centro delle indagini è stato di nuovo bloccato dalla magistratura italiana quest’estate, dopo il sequestro del 2012. L’impianto ha una potenza di circa 100 Megawatte e produce energia per un valore di 30 milioni di euro. Il direttore della HSH Nordbank, Rüdiger Volk, rimarca il successo economico del parco eolico, una presa di posizione che spiega il maxi finanziamento concesso da questa banca di Amburgo ad un progetto distante più di 2 mila chilometri dalla sua sede. Le autorità tedesche così come quelle italiane non si sono insospettite per la distanza, ma per il finanziamento al 100% concesso per l’opera. 225 milioni che, ritengono gli inquirenti, servivano per realizzare un business dove il clan Arena avrebbe potuto ripulire il suo denaro. Le autorità italiane però si sono messe di traverso, visto che la possibile vendita dell’impianto a Terna è stata bloccata proprio per i sospetti di infiltrazioni mafiose che gravano su quest’impianto. La vendita,spiega Der Spiegel, sarebbe stata imposta dalla ‘ndrina ai soci tedeschi.
EX POLITICO AMICO DEL CLAN - L’uomo chiave del progetto del parco eolico è un ex avvocato e politico locale della Csu, Martin Frick. Il 62enne, che ha perso la possibilità di esercitare la professione di legale, ha avuto l’idea del parco eolico, e l’ha messa in pratica contattando il proprietario di una pizzeria della sua città, Rosenheim, in Baviera. Questa persona, di origine calabresi, gli ha fornito i contatti con gli Arena, che sarebbero i veri beneficiari del parco eolico. Nicola Arena, il nipote del boss che ora si trova in carcere, avrebbe detto ai partner tedeschi di non aver nulla a che fare con le attività mafiose del suo parente, una posizione però che non convince gli inquirenti, sia italiani che della Germania. La sua mediazione sarebbe stata cercata per far decollare il progetto in una delle zone dove sono maggiori le infiltrazioni mafiose. Uno dei tre indagati tedeschi, Ludwig Nyhuis, un broker, ha spiegato come il ruolo di Arena sarebbe stato quello di mediatore tra gli stessi partner per evitare il fallimento del progetto.
COLLABORAZIONE ITALOTEDESCA - Arena ha ottenuto partecipazioni societarie pur non avendo investito nella società. Una presenza molto strana, unita allo scetticismo per il maxi finanziamento ottenuto da HSH Bank, probabilmente legato alla presenza dello stesso calabrese nel progetto del parco eolico. La procuratrice Maria Vittoria De Simone ha spiegato a Der Spiegel di non credere possibile che una banca possa finanziare al 100% una simile attività economica. Il settimanale tedesco evidenzia come durante le indagini le autorità del nostro paese abbiano sollecitato i loro corrispettivi in Germania, al fine di accelerare i chiarimenti su questo progetto economico. La collaborazione è stata intensa in questi ultimi mesi, ed ha portato alla maxi operazione di ieri condotta nei confronti degli indagati così come la HSH Bank. La banca è stata perquisita in varie sedi sparse in tutta la Germania, un’azione di polizia motivata dalla ricerca di documenti che spieghino i veri beneficiari di un finanziamento così ingente e sospetto.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...