L'INIZIATIVA
Mattinale, il manuale politico del Pdl
Ogni giorno i politici del Cav ricevono il breviario di Brunetta. Che istruisce e detta la linea agli eletti.
di Dario Colombo
Addio vecchia mazzetta di giornali. In tempi di crisi, per i parlamentari del Popolo della libertà non serve leggersi tutti i quotidiani per affrontare la giornata. Basta dare uno sguardo a Il Mattinale, il breviario ideato dal capogruppo alla Camera del partito di Silvio Berlusconi, Renato Brunetta, che ogni giorno alle 12 è spedito a tutti gli eletti del Cavaliere: dai parlamentari fino ai consiglieri comunali, passando per quelli regionali e provinciali e ai sindaci.
LA RASSEGNA DI BRUNETTA. Per redigere il 'vademecum', la sveglia per Brunetta suona presto: dalle 8 del mattino, insieme con il capoufficio stampa Fabrizio Augimeri e agli altri collaboratori che si occupano della comunicazione, il capogruppo Pdl raccoglie gli argomenti del giorno, corredandoli di numeri e altri articoli che ogni fedelissimo di Berlusconi non deve dimenticare. E che, nel caso sia ospite di un talk show, può spiattellare senza pericolo di non rispettare la linea del partito.
EVIDENZIATI NOMI E NUMERI. Così dal 10 settembre - l'edizione più vecchia scaricabile deIl Mattinale - Brunetta fornisce lo strumento perché i pidiellini non dimentichino i diktat dei vertici. Una sorta di Pravda - l'organo di stampa del Partito comunista dell'Unione sovietica - in salsa berlusconiana, aggiornata alla politica 2.0.
Nel sussidiario di Brunetta, che firma l'editoriale quotidiano, i nomi da tenere a mente sono infatti scritti in azzurro, mentre le frasi più importanti sono evidenziate in rosso. Giusto per avere a portata di mano cosa ripetere ai giornalisti in ogni occasione. E per chi volesse approfondire i temi, sono segnalati numerosi link da consultare.
LA RASSEGNA DI BRUNETTA. Per redigere il 'vademecum', la sveglia per Brunetta suona presto: dalle 8 del mattino, insieme con il capoufficio stampa Fabrizio Augimeri e agli altri collaboratori che si occupano della comunicazione, il capogruppo Pdl raccoglie gli argomenti del giorno, corredandoli di numeri e altri articoli che ogni fedelissimo di Berlusconi non deve dimenticare. E che, nel caso sia ospite di un talk show, può spiattellare senza pericolo di non rispettare la linea del partito.
EVIDENZIATI NOMI E NUMERI. Così dal 10 settembre - l'edizione più vecchia scaricabile deIl Mattinale - Brunetta fornisce lo strumento perché i pidiellini non dimentichino i diktat dei vertici. Una sorta di Pravda - l'organo di stampa del Partito comunista dell'Unione sovietica - in salsa berlusconiana, aggiornata alla politica 2.0.
Nel sussidiario di Brunetta, che firma l'editoriale quotidiano, i nomi da tenere a mente sono infatti scritti in azzurro, mentre le frasi più importanti sono evidenziate in rosso. Giusto per avere a portata di mano cosa ripetere ai giornalisti in ogni occasione. E per chi volesse approfondire i temi, sono segnalati numerosi link da consultare.
Per esempio, nell'edizione di mercoledì 16 ottobre, il capogruppo alla Camera del Pdl, offre ai berlusconiani ben 12 parole chiave, ovvero i concetti fondamentali che devono essere tenuti ben a mente per evitare di combinare guai.
3. Articolo 3 della Costituzione. «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge». Perché questo principio non vale per Berlusconi? Stavolta ad accusare questa infame stortura ci sono anche esponenti del Partito democratico.
Zanda Loy. Era il nome del capo della polizia italiana, padre di Luigi, quest’ultimo attuale capo della polizia sovietica del Partito democratico al Senato. Per lui la coscienza è sostituita dal collettivo, e al collettivo comanda lui.
Casson. L’esemplificazione pratica di che cos’è Magistratura democratica? Leggasi Felice Casson, magistrato in aspettativa, senatore capogruppo del Pd in Giunta per le elezioni: «Il voto sulla decadenza di Berlusconi non riguarda la persona, ma solo il Senato che deve fare pulizia al suo interno espellendo chi si è macchiato di gravi reati».
Il teorico della pulizia etnica, della guerra civile tra rossi e bianchi di stile sovietico.
Il teorico della pulizia etnica, della guerra civile tra rossi e bianchi di stile sovietico.
Tosatura. Quello che la legge di stabilità, almeno nel suo teso provvisorio, si appresta a fare nei confronti del ceto medio e medio basso. Da evitare!!!
Tirse o Triste? La nuova tassa sulla casa. Vedremo se equivarrà a quanto gli italiani hanno pagato nel 2013, grazie alla nostra battaglia sull’Imu. Altrimenti, sarà Triste, specie per le prime case…
Miti infranti. Crozza fa satira in tivù a favore del suo potente introito e contro chi sospetta glielo voglia limare. Il Pd difende i milioni di Fazio e Crozza. Si chiama lotta di classe: i due mica sono ceto medio, non vanno tosati.
Galantuomini. Ce ne sono anche nel Partito democratico. Poveretti. Che fine gli farà fare Zanda Loy?
Amnesie. Renzi tuona contro l’amnistia, giudicata né seria, né educativa. Lui in compenso ha applicato a se stesso una bella amnesia tombale. Così giovane e già così smemorato: firmò una lettera in cui nel 2003 si schierava totalmente al fianco della clemenza pannelliana. Un ballista così è perfetto per guidare il Pd.
Retroattività. Retroattività non si fa.
Pacificazione. È il contrario di decadenza.
Stabilità. È il contrario di decadenza.
Responsabilità. È il contrario di decadenza.
Mercoledì, 16 Ottobre 2013
1 commento:
Grandissimo statista.
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