Stefano Fassina, vice ministro all’Economia, sarebbe pronto a presentare le dimissionida vice ministro dell’Economia. Prima di formalizzare la decisione, secondo indiscrezioni raccolte dall’Huffington Post in ambienti politici, starebbe solo aspettando il rientro di Enrico Letta dal viaggio negli Stati Uniti.
Il numero due di Fabrizio Saccomanni non ha nascosto negli ultimi giorni la sua irritazione per essere stato estromesso dai lavori preparatori della legge di stabilità. Provvedimento che, anche in base alle deleghe ricevute, avrebbe dovuto seguire e difendere durante l’iter parlamentare che inizierà in Senato il prossimo 22 ottobre. Del resto Fassina non ha nascosto di non condividere quasi nulla dell’impianto della manovra che Letta e Saccomanni si preparano a firmare. In un durissimo post pubblicato solo ieri proprio su questo sito, Fassina ha praticamente smontato pezzo per pezzo la legge di stabilità.
Secondo il vice ministro i tagli alla spesa pubblica non solo sarebbero inutili, ma addirittura nocivi alla ripresa. Per ogni euro risparmiato l’effetto depressivo sull’economia sarebbe di 1,39 euro. Posizione che non sarebbe stata ovviamente apprezzata al Tesoro, che sulla spending review con l’arrivo del super esperto del Fondo Monetario Carlo Cottarelli, sta puntando tutto. Le dimissioni di Fassina porrebbero comunque, un serio problema politico a Letta. Il vice ministro, che viene dal Nens di Vincenzo Visco e Pierluigi Bersani, è molto ascoltato dall’ala sinistra del partito che sulla legge di stabilità rischia ulteriormente di spaccarsi.
I ministri del governo Letta
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