Macchine fotografiche, videocamere e registratori banditi nella sala in cui il presidente della Commissione di vigilanza della Rai Roberto Fico avrebbe dovuto tenere questa sera una conferenza pubblica, ad Aosta. A comunicare il 'divieto' sono stati oggi i consiglieri regionali del M5s della Valle d'Aosta Stefano Ferrero e Roberto Cognetta: ''Non sara' consentito scattare foto né realizzare immagini video e registrazioni di varia natura''.
Ma l'esponente grillino ha declinato l'invito. "Sarò lieto di partecipare a un confronto in futuro, ma a condizione che il tutto avvenga con la massima e necessaria apertura. Mi dispiace molto per gli attivisti della regione dover declinare l'invito", ha scritto su Facebook. Il motivo del forfait è dunque la chiusura dell'incontro alla stampa, come tra l'altro esplicita senza mezzi termini: "Da quando ricopro il ruolo di presidente della Vigilanza Rai mi spendo affinché la trasparenza diventi il principio ispiratore del lavoro della Commissione in tutte le sue declinazioni. Proprio per l'importanza fondamentale che questo principio riveste per me come per tutto il Movimento 5 stelle, non posso immaginare che un incontro pubblico organizzato dallo stesso Movimento, come quello previsto oggi ad Aosta, voluto per parlare di libertà di informazione, sia fatto a porte chiuse, con l'assurdo divieto di ingresso per macchine fotografiche e telecamere, comprese quelle del servizio pubblico radiotelevisivo". 

Un cambio di passo non da poco dopo quel che è successo ieri sul tema dell'immigrazione. Ma soprattutto considerando quel che la pattuglia stellata andava predicando non più di qualche mese fa. Proprio Fico polemizzò vivacemente con telecamere di Ballarò, che provarono a filmare una riunione del meetup di Napoli, perché "non si erano accreditate".
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Cartosio, Cardinale
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