giovedì 17 ottobre 2013

Il M5S è stato sempre così.


Paola De Pin: «Il MoVimento 5 Stelle è morto»

di   - 17/10/2013 - La senatrice spiega a Giornalettismo come è nato il sottogruppo Gap: in una giornata d'estate lontani da Cernobbio

Paola De Pin: «Il MoVimento 5 Stelle è morto»
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Ieri alcuni fuoriusciti del MoVimento 5 stelle hanno formato Gap, Gruppi di azione popolare. Tra di loro le senatrici Adele Gambaro, Fabiola Anitori e Paola De Pin, e un deputato, Adriano Zaccagnini. Tra i punti lanciati: legge elettorale, giustizia civile, detassazione del lavoro e lotta alla precarietà, limitazione del finanziamento pubblico dei partiti, tetto a pensioni d’oro e stipendi pubblici, riduzione della pressione fiscale. Tutti punti che ha avuto il MoVimento di Beppe Grillo con però una piccola nota: in conferenza Zaccagnini ha detto no alla Bossi-Fini. «Aderisco al Gap – spiega – perché non mi riconosco alla cornice neoliberista di Cernobbio». L’idea degli ex è nata questa estate e ieri al Senato è stata presentata in conferenza stampa.Paola De Pin ci spiega come è partito tutto.
Camera dei Deputati - ddl costituzionale, caos in aula
Quali sono le premesse?
Per ora è una componente, in Senato sotto i dieci senatori non si può fare gruppo autonomo. Per ora è un nucleo, che si rifà alla teoria del libro di Salvatore Settis Azione popolare. Ne avevamo già discusso questa estate, avere in prima scelta il bene comune, quello che dovrebbe fare un politico. Ci ispiriamo anche ai gruppi di azione partigiana, Zaccagnini lo ha spiegato in conferenza: difesa della costituzione, del lavoro, dell’ambiente, tutti buoni propositi.
Rimarrete all’opposizione?
Sì per forza, sennò ognuno di noi avrebbe scelto Pd o Pdl. Alla fine i piani del MoVimento 5 Stelle che ci hanno permesso di entrare in Senato sono comunque validi, vanno portati avanti. Un passo avanti rispetto a quello che è stato il MoVimento: senza leader né padroni.
Voi in conferenza avete comunque evitato di parlare su Beppe Grillo e Casaleggio…
Sì, non vogliamo critiche. Vogliamo esser costruttivi. Positivi. Dicevo alle mie colleghe prima che c’è bell’aria tra di noi, non come c’è dentro il MoVimento, dove non sai come muoverti perché potresti esser smentito da un momento all’altro.
Qualche vostro ex collega vi ha i complimenti? Un in bocca al lupo?
Niente, no no. Lo sapevano: totalmente freddi.
Tra le proposte che voi lanciate c’è anche “limitazione del finanziamento pubblico ai partiti”. In che senso?
Dall’esterno sembra tutto facile ma non è impensabile far politica senza soldi. Se formeremo un partito ci doteremo anche noi di uno statuto. Non come il MoVimento, dove c’è il Non Statuto e non si capisce bene cosa è. Il finanziamento pubblico va regolamentato, le spese rendicontate ma non bisogna lasciare il far west. Se uno mette tutto chiaro e limpido insomma… Il resto è solo propaganda elettorale che serve a prender voti.
Beppe Grillo venerdì non incontrerà i suoi parlamentari…
Ho letto. Sì, guardi a me non interessa nulla. Volgiamo sviluppare il nostro progetto. Il MoVimento oramai è morto. Siamo già oltre.
A proposito di base siete in contatto con meet up locali?
Sì ci hanno cercato loro. Ad esempio io sono in contatto con i ragazzi di “Stelle cadenti”, alcune persone dei meet up che si sono disiscritte. I dissidenti sono ovunque.
Lei ritiene che in gruppo del genere possa crearsi anche alla Camera?
Sì, sì, l’ha formato il deputato Zaccagnini. Sta seguendo lui la cosa ed è molto entusiasta.

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