La rissa tra grillini e Pd in Regione Lazio
di Redazione - 18/10/2013 - Protagonisti Miccoli e Barillari
Una bella rissa è in atto tra il MoVimento 5 Stelle e il Partito Democratico a suon di diffide. Comincia Mauro Miccoli, deputato romano, che dirama questa nota:
“I grillini alla Regione Lazio sono stati beccati col sorcio in bocca, come si dice a Roma, grazie all’interrogazione del capogruppo pd Marco Vincenzi. Abbiamo scoperto infatti che il Gruppo M5S ha assunto (selezionandoli attraverso un Bando pubblico dove si legge che “il personale sarà assunto come dipendente del Consiglio Regionale), gli avvocati Paolo Morricone e Alessandro Canali, che però patrocinano anche ricorsi dei pentastellati al Tar e alla Corte dei Conti contro gli stessi atti della Regione Lazio, da cui però percepiscono lo stipendio.
E questo è vietato dalla legge, in quanto si tratta di un palese conflitto di interessi , come previsto dall’art. 18 della Legge n. 247 del 31/12/2012, lettera d, secondo cui la professione di avvocato è incompatibile con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di lavoro limitato. Inoltre, vale la pena ricordare che uno dei due avvocati assunti, Paolo Morricone è stato anche candidato non eletto degli stessi pentastellati alle ultime elezioni regionali del febbraio 2013, prendendo solo 670 voti.
Se si fosse trattato di qualunque altro partito,i grillini il giorno dopo l’assunzione, avrebbero gridato al “trombato riciclato dalla casta” mentre noi evitiamo di usare simili epiteti che non ci appartengono. Nel frattempo però notiamo che in fretta e furia i grillini della Regione Lazio hanno cambiato da questa mattina gli estremi dell’assunzione sul loro sito forse per tentare di rimediare all’evidente illegittimità compiuta. Li avvertiamo però che è tutto inutile visto che abbiamo salvato la pagina del sito dove non si parla di “fatturazione mensile”.
A questo punto ci aspettiamo con veemenza che Grillo e il capogruppo regionale Barillari prendano le dovute distanze da questi atti illegittimi compiute dal proprio gruppo magari dopo una consultazione on line con tutti gli iscritti planetari del movimento. Ci pare il minimo dopo le battaglie di moralizzazione che i grillini si vantano di portare avanti”.
A stretto giro di posta arriva la risposta di Davide Barillari, capogruppo M5S nella Regione Lazio, che smentisce tutto:
In merito alle dichiarazioni di alcuni esponenti del PD riguardo un presunto conflitto d’interessi dello staff legale del M5S Lazio, il capogruppo Davide Barillari ha dichiarato: “Il fatto che il PD si aggrappi a tutti i suoi carneade per portare avanti un attacco strumentale al nostro movimento è segno che le nostre azioni gli stanno arrecando disturbo. Abituati a far quello che volevano, il fatto di avere una forza realmente d’opposizione che prova a bloccare la deriva totalitaria della giunta Zingaretti li ha disorientati e colpiscono a casaccio.
Non abbiamo modificato la nostra pagina web e ripetiamo che i nostri dipendenti sono “nostri” e non del consiglio regionale, come scritto nel contratto firmato da tutto il nostro organico. Miccoli dice che ha delle prove, spero le renda pubbliche, come faremo noi con i dati di modifica della nostra pagina web. Riguardo alle modalità di bando ed assunzione, è evidente la difficoltà da parte della vecchia politica di comprendere un modus operandi fatto di trasparenza e non di clientele.
Rimandiamo al mittente le accuse e lo invitiamo a contattare il Dr. Sterpa, giurista laureato in scienze politiche che prende due stipendi dall’istituzione regionale, per farsi ragguagliare sui particolari legislativi prima di fare altre esternazioni diffamatorie. Va comunque sottolineato come il PD continui nella gloriosa tradizione dei partiti della vecchia politica che vede un esponente dire una corbelleria e tutti gli altri dietro a fare il coro.”
1 commento:
I primi della classe.......sempre peggio sti' grillini.
Posta un commento