domenica 16 giugno 2013

E Becchi spreca un'altra occasione per restare zitto. Ma da dove lo hanno preso uno così.


MoVimento 5 Stelle, la resa dei conti
di Valentina Spotti  - 15/06/2013 - Weekend infuocato fra i pentastellati, fra caso Gambaro e minacce di scissione


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È un weekend di tensione, quello del Movimento 5 Stelle che discute e si prepara in vista della riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato, prevista per lunedì, che deciderà sull’espulsione della senatrice Adele Gambaro, rea di aver mosso pesanti critiche a Beppe Grillo e di non aver immediatamente lasciato il Movimento come da esplicito invito del Semplice Portavoce. E, nel frattempo, prende sempre più corpo l’ipotesi di una scissione da parte dei “dissidenti”, pronti a dare vita a un nuovo gruppo parlamentare.

BECCHI: “LA GAMBARO SI RIMETTA ALLA RETE” - A quanto pare sarebbero sempre di più i deputati a Cinque Stelle che non vorrebbero l’espulsione della Gambaro. E a questo proposito è intervenuto anche Paolo Becchi che, ospite sul blog di Claudio Messora, invita la senatrice a “rimettersi alla Rete”.  In sostanza, scrive il professor Becchi, con le sue dichiarazioni la Gambaro ha leso “non solo Beppe Grillo ma l’immagine del M5S. È dunque il MoVimento che deve decidere sulla espulsione della senatrice”. Un’ espulsione sarebbe una scelta “sofferta” ma in un certo senso inevitabile perché, scrive ancora Becchi: “Se in qualsiasi modo i gruppi parlamentari impedissero o bloccassero questo rinvio al MoVimento, metterebbero in questione un principio fondante: il MoVimento è ‘tutto’ e loro sono solo i ‘portavoce’”.


SCISSIONE: LO STATUTO DEL NUOVO GRUPPO QUASI PRONTO - Ma a tenere banco in queste ore, oltre all’affaire Gambaro, è l’ipotesi di una possibile scissione. Questa mattina il Corriere della Sera scriveva che ci sarebbero addirittura contatti tra i deputati del M5S e alcuni esponenti del Pd per chiedere informazioni sui gruppi autonomi. L’idea sarebbe quella di creare un nuovo gruppo alla Camera, formato dai dissidenti grillini e forse anche alcuni “fuoriusciti” dai gruppi del centrosinistra. Anche lo statuto del nuovo gruppo sarebbe già quasi pronto, redatto da un piccolo gruppo di parlamentari del M5S. Sulla questione ha preso la parola Matteo Dall’Osso che, a margine di un incontro con i simpatizzanti del M5S a Cesenatico, ha dichiarato di “non essere preoccupato di queste cose”. E, del caso Gambaro dice: “Probabilmente quello di Adele è stato uno sfogo dettato non so da cosa: è importante chiarirsi prima di tutto tra di noi poi, ovviamente, chiarirsi con il mondo esterno, con la base fuori. [...] Poi posso capire: quando siamo a Roma viviamo in una cappa mediatica dove tutti i giornalisti sono pronti a darci un microfono e farci parlare, a metterci pressioni, a farci domande e poi ritagliare le domande e mettere in onda solo quello che vogliono loro. Io lo posso capire, ovviamente i giornalisti cercano di lanciare la notizia, lo scoop e – ha sottolineato ancora Dall’Osso – quindi ci fanno un’intervista di dieci minuti e poi mettono in onda due minuti, quelli che secondo loro sono piu’ importanti. Ed è per questo – ha concluso – che è importante chiarire con Adele perche’ magari la sua intervista era di venti minuti e ne hanno ritagliato quei due.

LEGGI ANCHE: L’ORA X DEL MOVIMENTO 5 STELLE

LA MANIFESTAZIONE DI MARTEDÌ - Infine, mentre sullo sfondo aleggia lo spettro della “compravendita morale e politica” dei deputati grillini denunciata da Riccardo Nuti (e poi smentita da Alessio Tacconi e da Giarrusso, il quale ha replicato che se Nuti ha notizie simili è suo dovere andare in Procura) i fedelissimi di Beppe Grillo chiamano tutti a raccolta in una manifestazione prevista per martedì mattina. L’appuntamento è lanciato su da M5S Roma con un tweet e invita “tutti in piazza Montecitorio” per manifestare il proprio sostegno a “Beppe Grillo e ai nostri parlamentari”. E a rispondere questa volta tocca a Nichi Vendola, che su Twitter replica: “Grillo chiama a raccolta i suoi supporter per intimidire chi dissente. Evidentemente il rivoluzionario si è convertito al regime. Lo slogan è: viva la fedeltà, abbasso la libertà!”.

L’ATTACCO A FAVIA - Nel frattempo dal blog di Beppe Grillo parte un nuovo attacco. Questa volta in direzione di Giovanni Favia, al quale è dedicato un minipost che è una citazione di Max Bugani, consigliere comunale M5S Bologna. Motivo dell’attacco: le dimissioni annunciate e mai avvenute di Favia. “Certe persone non meriterebbero alcuna attenzione, ma purtroppo questo personaggio (spalleggiato da alcuni presentatori e giornalisti che continuano a dargli spazio) è instancabile nel suo tentativo di denigrare Beppe Grillo, le persone che credono in lui e il M5S in generale – si legge nel post - Favia, dopo essere stato messo come capolista da Ingroia in 3 circoscrizioni (ma come? e la democrazia diretta?), aveva promesso che a maggio 2013 si sarebbe dimesso da consigliere regionale. Oggi siamo a metà giugno e Favia ancora non molla la poltrona.”

1 commento:

Unknown ha detto...

Poveri noi. Tutto mentre i giovani migliori scappano dall'Italia e gli imprenditori si suicidano con artigiani ed operai.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...