Paola Pinna: il MoVimento 5 Stelle e la richiesta di espulsione
di Valentina Spotti - 18/06/2013 - Andrea Colletti fa partire la procedura di espulsione
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Puntuale come la morte arriva la richiesta di espulsione per Paola Pinna: contattato da Giornalettismo, Andrea Colletti conferma di aver richiesto la procedura per la collega. Ecco perché.
PAOLA PINNA, L’INTERVISTA - “Un clima da psicopolizia”. Mentre ieri sera il MoVimento 5 Stelle cercava di venire a capo dell’affaire Gambaro, scoppiava un nuovo guazzabuglio che rischia di far cadere un’altra testa tra le fila del MoVimento. L’intervista a Piazza Pulita di Paola Pinna ha messo tutti in agitazione: la deputata cagliaritana ha seguito le orme della collega Gambaro e, davanti alle telecamere, ha apertamente criticato il M5S parlando, oltre che di psicopolizia, anche di “talebani e dissidenti” all’interno dei grillini, confermando il “fermento” con una semplice frase: “Finché ci saranno talebani, ci saranno anche dissidenti”.
LO FAI SOLO PER I SOLDI - Dopo le invettive, infatti, sulla pagina Facebook di Montecitorio Cinque Stelle è comparsa una foto, che riprende una frase di Roberta Lombardi. Sembra inevitabile: ogni volta che un deputato grillino esprime una critica nei confronti del MoVimento, ecco che parte la ritorsione sulla diaria, la ripicca del “tu-sei-qui-solo-per-i-soldi”.
PROCEDURA PER L’ESPULSIONE - Da qui all’avvio della “procedura per l’espulsione” il passo è breve, e a far partire il tutto è Andrea Colletti: ”Ho chiesto io di avviare la procedura di espulsione – dice – Ho mandato una mail al mio capogruppo e al gruppo, quindi l’avrà ricevuta anche lei”. Le motivazioni precise non sono ancora state rivelate ma Colletti chiarisce che “Lo spiegherò in assemblea, anche per rispetto della stessa Pinna”.
LE DICHIARAZIONI DEI GRILLINI - E dire che in giornata qualcuno aveva cercato di abbassare i toni: Lorenzo Di Battista, ad esempio, che ai microfoni di Un giorno da pecora aveva detto di non credere che la Pinna sarebbe stata esclusa “altrimenti qua… – conclude ironicamente – ne resterà soltanto uno”.
Anche il capogruppo al Senato Nicola Morra aveva detto la sua, assicurando che di voler avere con Paola Pinna un “colloquio franco e serrato. Se poi a seguito di tale colloquio ci dovesse essere un’appendice di dissenso dovremo valutare quale strada seguire”.
Anche il capogruppo al Senato Nicola Morra aveva detto la sua, assicurando che di voler avere con Paola Pinna un “colloquio franco e serrato. Se poi a seguito di tale colloquio ci dovesse essere un’appendice di dissenso dovremo valutare quale strada seguire”.
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“DI CERTO NON ME NE VADO DAL MOVIMENTO” - E prima ancora di sapere che, con tutta probabilità, la sua sarà la prossima testa a cadere, la stessa Pinna aveva smentito “qualsiasi mio passaggio ad altri gruppi parlamentari. Di certo non me ne vado dal Movimento”. E aveva assicurato ai cronisti di Montecitorio che “le perplessità che esprimo sono quelle di tanti”. C’è da scommettere che dopo questi ultimi sviluppi quei “tanti” saranno ancora “di più”.
1 commento:
Aria di libertà
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