martedì 18 giugno 2013

Ma come mai il M5S ha votato contro?


SPENDING REVIEW

La Lombardia dimezza le spese dei gruppi politici

Approvato progetto di legge. No dal M5s. Risparmiati 14 mln di euro.

di Andrea Gianni
Il Consiglio regionale della Lombardia ha varato la sua spending review, con un taglio del 50% delle spese per i gruppi politici che è previsto porti a risparmiare circa 14 milioni ogni anno.
È quanto ha previsto un progetto di legge approvato il 18 giugno in Aula, frutto di un accordo tra le forze politiche di maggioranza e opposizione, a eccezione dei nove consiglieri del Movimento 5 Stelle, unici a esprimere voto contrario, giudicando «insufficiente il taglio dei costi della casta».
CATTANEO: «SEGNO DI SOBRIETÀ».Un provvedimento accolto con soddisfazione dal governatore della Lombardia Roberto Maroni e dal presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, che lo ha definito «un segno di sobrietà in un momento difficile per il nostro Paese». Dagli attuali 16.800 euro lordi mensili, lo stipendio per ogni consigliere è destinato a passare a circa 10.500 euro lordi, che comprende 6.300 euro di indennità di carica e 4.200 euro di rimborsi forfettari.
SPESE PER IL PERSONALE: -55,5%. Tra i tagli, quelli delle spese per il personale e per il funzionamento dei gruppi, decurtate rispettivamente del 55,5% (da 9 milioni a 4 milioni annuali) e dell'86,4%. È stata introdotta anche una sanzione giornaliera di 280 euro in caso di assenze non giustificate dei consiglieri nelle commissioni e in Consiglio, oltre a una riduzione delle poltrone di organismi come il Corecom, che si occupa di vigilanza sulla comunicazione.
RECEPITA LA SPENDING REVIEW DI MONTI. Secondo i promotori del progetto di legge, che ha recepito la spending review del governo Monti, già applicata in altre regioni, è previsto che il Consiglio abbia un costo di un euro e 45 centesimi all'anno per ogni cittadino lombardo, uno dei più bassi d'Italia: «La nuova legge stabilisce una riduzione del 5% in più rispetto alle richieste del decreto Monti», ha spiegato il capogruppo del Pdl Mauro Parolini, relatore del progetto di legge. «Abbiamo dato un segnale ai cittadini lombardi», ha sottolineato il capogruppo del Pd Alessandro Alfieri, «che va nel segno della responsabilità e della trasparenza».
Mentre secondo il capogruppo di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato «il mancato ostruzionismo del M5s prova la bontà del progetto di legge».
I RISPARMI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI. Ora attraverso ordini del giorno approvati in Aula le forze politiche hanno chiesto che parte dei fondi risparmiati vengano utilizzati a sostegno dei lavoratori delle piccole e medie imprese e per offrire tirocini ai giovani laureati, e che si applichi una spending review sull'intero sistema regionale, con un tetto massimo agli stipendi dei dirigenti: «Ci sono dei contratti e non possiamo decidere noi di tagliare gli stipendi», ha precisato Maroni, «metteremo mano anche a questo per ridurre i costi complessivi di gestione, però ci sono i lavoratori dipendenti che sono tutelati dai contratti che non possono essere violati».
Ansa
Martedì, 18 Giugno 2013

1 commento:

Unknown ha detto...

Ma non erano i moralizzatori sti' grillini?

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...