Berlusconi dalla Annunziata è sempre più solo
08/02/2013 - Il Cavaliere su Raitre, senza PdL per prendersi tutto lo spazio. E non sembra una grande serata
di Redazione
“Angelino Alfano non è qui con me perché è impegnato in un incontro con duemila persone a Perugia”, dice Silvio Berlusconi all’inizio della sua ospitata a Leader, il programma di Lucia Annunziata. In effetti, Alfano aveva anche un impegno (poi saltato) su La7. “Perche’ il Milan e’ gia’ in ritiro”, risponde ancora alla Annunziata che gli fa notare di essersi presentato senza ‘una squadra’. Il Cavaliere poi aggiunge: ‘La squadra di quelli che potevano venire in tv e’ tutta in giro per la campagna elettorale e non ho ritenuto di fargli disdire impegni’. E allora eccolo: due ore in tv solo soletto. Il suo sogno.
BERLUSCONI E SANREMO DI SINISTRA – “Sanremo di sinistra? Non ho paura, le voci che corrono sono in questa direzione, ovvero che essendoci una signora come la Littizzetto stanno preparando qualcosa solo contro il centrodestra e soprattutto contro di me, ma non ne ho paura, perche’ in questi casi la reazione ci premia”, aggiunge ancora al primo colpo. Si lamenta del servizio che mostrava suoi ex elettori delusi che lo criticavano dicendo che raccontava solo palle. E’ già piuttosto nervoso. Si capisce perché: “Sanremo attira tutto lo share televisivo e gli interventi dei rappresentanti politici che capiteranno contro il Festival avranno pochissimo ascolto”. Quindi stasera è la sua occasione, e deve giocarsela bene. E invece continua a fare le solite chiacchiere.
BERLUSCONI E LE CHIACCHIERE – Ricomincia con la storia che il presidente del Consiglio non conta niente, il Parlamento gli cambia le leggi e il Quirinale pure (?), e la Corte Costituzionale gliele boccia. La Annunziata, disperata, addirittura arriva ad anticipargli le parole pur di tentare di inserirsi. Che tristezza. “La disdico”, dice a un ospite che voleva contraddire. “Questa volta aboliamo l’Imu per il futuro”, ricomincia. E dice che ha generato disoccupazione. In studio Stefano Menichini di Europa gli ricorda che l’Imu è stata istituita dal governo Berlusconi e votata dal PdL, mentre a qualcuno scappa un “mica siamo coglioni” riguardo le sue giravolte politiche dell’ultimo anno. Lui incassa e va avanti. Si inventa il “decreto Salvavita” (mai esistito: si chiamava Salva Italia), e continua a dire che non era deciso a dare la fiducia, quando in un’intervista al Corriere della Sera dell’epoca diceva l’esatto opposto.
I BEI TEMPI DEL GOVERNO BERLUSCONI – ‘Nelle dichiarazioni si dice che ‘Berlusconi ha detto solo palle’, tutte cose che ho promesso le ho fatte in modo serio, dentro due contratti elettorali. Tutto quello che ho promesso e’ stato realizzato’, continua l’ospite di Leader su Rai tre. ‘Volevo modernizzare il Paese – prosegue – volevo fare la rivoluzione liberale, ma non l’ho fatta per due motivi: non ho avuto la maggioranza, non ho convinto gli elettori, e poi ci sono i piccoli partiti che non ragionano mai secondo un interesse generale, ma secondo il loro particolare interesse che si identifica con quello dei loro piccoli leader’.
BERLUSCONI E ROBERTO PEROTTI – La restituzione dell’Imu sulla prima casa “favorisce l’80% delle famiglie italiane che con il lavoro e i sacrifici hanno comprato una casa. Gli 8 milioni di italiani che sono vicini alla soglia di povertà e i 4 milioni di italiani poveri non hanno la casa, e per loro ci vogliono altri provvedimenti. Dobbiamo uscire dalla recessione provocata da politiche economiche sbagliate”, dice Silvio rispondendo a Roberto Perotti che gli ricordava che il 20% che ha dato meno di Imu ha sborsato 200 milioni, e 800 milioni ha dato un restante 40%, mentre il restante sono i veri “ricchi”. Appena il Cavaliere scopre che Perotti è un docente della Bocconi, se ne esce: “Lo abbiamo visto quanto sono bravi i professori della Bocconi. Guardi Monti quanto è bravo, ha rovinato l’Italia”. Altri numeri: “Io sono probabilmente il primo contribuente italiano, ho l’orgoglio di pagare più tasse. Non guardo con simpatia ai condoni, sono orgoglioso di pagare le tasse fino all’ultimo centesimo, creando lavoro e introiti per lo Stato”.
BERLUSCONI E LE ADOZIONI DELLA MERKEL – “La Merkel ha adottato Monti, sembra che sia più un cittadino tedesco che un cittadino italiano”, se ne esce poi Silvio tra lo stupore degli astanti. Gli ricordano della telefonata in cui era impegnato mentre la Merkel lo attendeva a un vertice europeo. “Ma uno a mio favore lo hai invitato? No, bene. Sono solo contro tutti”, aveva detto prima, lamentandosi e dimenticandosi di aver voluto lasciare a casa il resto del PdL. Ricomincia incredibilmente con la storia di Rasmussen ed Erdogan, per replicare all’accusa sulla telefonata. E’ tutta una bufala: se ne parla qui:
BERLUSCONI E IL GIORNALISTA TEDESCO - “Durante la cerimonia per i caduti?”, lo incalza il giornalista. “Non è vero niente, lei è stato disinformato come tutti!”, urla quasi Silvio. Ha una parola buona per tutti: l’accordo sul bilancio Ue è una vittoria di Monti? “Monti non ha vinto perché ha ottenuto una riduzione solo di 700 milioni. Ma e’ chiaro che la Germania, che ha tenuto il matrimonio tra Monti e Bersani, abbia adottato Monti perché fa tutto cio’ che la Germania chiede”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a ‘Leader’ su Rai3. “Monti – ha aggiunto – sembra piu’ tedesco che italiano”. E ancora: “La Germania – ha concluso – fa i suoi interessi e fa bene, ma anche l’Italia deve fare i suoi interessi”. Dice che l’Europa calcola il Pil emerso e non il sommerso, con un procedimento “astruso” (e come se non lo facessero anche per tutti gli altri paesi). “E a me non potete venire a raccontare ‘ste storie perché io sono uno che sta sul pezzo, sempre!”. E’ completamente fuori.
BERLUSCONI E LE RIFORME - Silvio parla di 16 miliardi di spese da tagliare facilmente, attraverso i “costi standar” (dice proprio così, non “standard”), quasi urla dalla rabbia nel trovarsi attaccato così violentemente. Ricomincia difendendo il suo lavoro per il terremoto all’Aquila, “il mio sistema di costruzione, 24 ore di lavoro nei cantieri compreso il sabato e il ferragosto” (testuale). “Non sanno nulla, sono dei professionisti della politica. Non sanno nulla di contabilità e di mercati”, dichiara parlando di Fini, Casini e Monti. Tante le critiche sulla ricostruzione all’Aquila: “Siamo senza fondi, quando si ricostruirà davvero? Per ora la ricostruzione all’Aquila non è iniziata”. Lui: “Sono garantiti 10 miliardi e 400 milioni di fondi a disposizione delle autorità locali. Per il recupero del centro storico ci vorranno 10 e piu’ anni”. Infine, “io sono stato 22 volte lì, e ogni settimana va Gianni Letta”. Voglio vedere le ricevute dell’autostrada per crederci.
BERLUSCONI E L’IRAP – “Mi impegno ad abrogare l’Irap che e’ un’imposta rapina, in tre anni”, ha poi detto. Il leader del Pdl ha sostenuto di non aver abolito l’Irap in passato “perche’ dal 2008 c’è stata una crisi enorme” anche se ha ribadito le dichiarazioni fatte dallo stesso Cavaliere in quell’anno: “I ristoranti erano pieni e non si trovava posto sugli aerei e io l’ho detto perche’ io verifico sempre personalmente”. Abolizione Irap non fatta in passato nonostante la forte maggioranza… Ma Berlusconi ha replicato stizzito: “Non e’ vero, ma quale maggioranza! No! Avevo il signor Fini con i suoi che si e’ sempre opposto a questi tagli”. Poi ha esclamato: “Ho fatto cadere i mercati? Sono così potente? Sono l’uomo piu’ potente..’. ‘Tanto lei non ha alcuna chance di vincere’, ha ribattuto il giornalista Udo Gumpel. ‘La contraddiro’ sicuramente’, gli ha controbattuto il Cav che poi ha battibeccato ancora a lungo con il cronista tedesco anche sul fiscal compact. Si comincia a pensare che potrebbe finire male:
BERLUSCONI E LA MAFIA – Arriva il domandone sulla mafia, su quanto visto ieri a Servizio Pubblico (LEGGI QUI) e Silvio risponde: “ I pentiti dicono quello che gli fanno dire i pm per avere vantaggi. Sono da tenere in conto con molte precauzioni. Basta che lo si toglie da una cella con nove persone e’ disposto a dire tutto, uno che a ucciso 30 persone cosa vuole che gli interessi di dire una bugia”.
GLI IMMIGRATI – “E’ strano che le persone nate qui non possano essere cittadini italiani fino in fondo. Io sono favorevole”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a ‘Leader’ a proposito della cittadinanza italiana per gli immigrati nati nel nostro Paese. “Una delle cose che mi commuove di piu’ – ha aggiunto – e’ sentire un ragazzo di colore che parla con un nostro dialetto, siciliano o emiliano”
CHIUDERE IN BELLEZZA -Bellissimo siparietto che la dice lunga sulla tenuta di Silvio oggi. Ad un tratto, ringalluzzito, denuncia: “Comunque volevo dire che il Presidente di quell’associazione, Luigi Desiderato, è un candidato di quel signore… Giannino… per questo parlava tanto male del mio governo”. L’Annunziata si spaventa terribilmente, giacché un tale errore potrebbe costargli carissimo, ma è fortunata: Desiderato telefona infatti subito, per dire che non solo non è il presidente di nulla ma un semplice associato, ma ovviamente non è candidato con nessuno. Lo dice a Berlusconi, che guardando in camera con il cellulare fra le mani sorride con uno di quei sorrisi di morte che sa di una testa che rotola. Quella del portavoce che gli aveva suggerito la “denuncia”, come lui stesso dice, facendo fare al povero malcapitato una figuraccia da annuario. Finiamo con L’Annunziata che esclama: “Abbiamo finito a Leader grazie a Dio”. Adesso aspettiamo che finisca la campagna elettorale.
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