domenica 3 febbraio 2013

Ma come io sto' ancora chiedendomi come hanno fatti i membri della commissione del Premio Nobel a dare a lui la massima onorificenza e il Generale Giuseppe Pound lo propone a Presidente della Repubblica? Anche questa è la solita mossa elettorale per qualche voto in più da prendersi.


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LA CANDIDATURA

Grillo: «Il nuovo governo durerà solo sei mesi»

Il leader del Movimento 5 Stelle: «Lo voteremo come prossimo presidente della Repubblica».

di Luca Burini
Dario Fo presidente della Repubblica. Un sogno? No. Il progetto di Beppe Grillo che durante il suo Tsunami tour ha annunciato: «Sosterremo Fo come prossimo presidente della Repubblica». E sul prossimo governo non ha dubbi: «Chiunque vinca, qualunque esecutivo nascerà, durerà sei mesi, poi ci saranno di nuovo le elezioni e prenderemo tutto».
Poi il leader del Movimento 5 Stelle ha attaccato Bersani: «Bersani dovrebbe dire dove prende i soldi per i manifesti 6x3 che sono appesi in tutta Italia», ha detto durante il suo tour elettorale a Imola. «I rimborsi elettorali non li hanno ancora presi, ma i soldi glieli anticipano le banche, quelle stesse banche che non fanno credito a imprese e cittadini».
«MPS COME PARMALAT». E a proposito di banche non poteva mancare l'affonto alla vicenda del Monte dei Paschi: «È una Parmalat-2: non possono fuggire 24 miliardi. In una catastrofe così sono coinvolti tutti. È il più grande scandalo della storia della Repubblica». E sull'atteggiamento del presidente Giorgio Napolitano: «In una situazione così lui dice che vuole la privacy? Era la terza Banca italiana, aveva un patrimonio immenso, poi se la sono spolpata. In questa vicenda ho capito anche perché il Pd non è andato a votare in massa quando si approvava lo scudo fiscale: come prima cosa voglio i nomi e i cognomi di chi ha usato lo scudo fiscale».
LE POLEMICHE SU AL QAEDA. L'ex comico ha poi voluto chiarire la sua ultima provocazione, la presunta richiesta ad al Qaeda di bombardare il Parlamento italiano:  «Ci hanno fatto entrare in guerra con il Mali. Ho detto che al Qaeda potrebbe fare delle ritorsioni e, visto che facciamo la logistica per i missili francesi, potremmo dare a loro le coordinate giuste, che sono quelle del Parlamento italiano». Le coordinate gps «erano un suggerimento ai francesi, a cui noi dovremmo fornire le basi logistiche. Solo dei giornalisti di regime potevano stravolgere il senso delle mie parole».
CONTRO REPUBBLICA E RAINEWS. La riflessione ha fatto da preludio all'attacco ai mezzi di informazione, in particolare Repubblica: «Ma vi rendete conto di quello che scrivono? Aizzano le persone. Questo è il vero fascismo. Viene completamente rovesciato il senso della mia battuta», ha spiega aggiungendo: «Ho espresso pubblicamente la mia contrarietà e estraneità a un qualsiasi coinvolgimento dell'Italia nella guerra in Mali, così come prevede l'art.11 della nostra Costituzione». Anche perché, ha ribadito, «io non ho niente contro il Mali, nulla contro i tuareg che vengono massacrati dalle forze golpiste sostenute dai francesi».
Grillo non ha risparmiato nemmeno i «giornalisti che si sono candidati tutti con il Pd». Il riferimento è, in particolare, all'ex direttore di Rainews, Corradino Mineo. «Rainews - ha detto il leader - ci costa 40 milioni e leggono soltanto i giornali in diretta, come se noi non fossimo capaci di leggerli da soli».
Domenica, 03 Febbraio 2013

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