SCANDALO FINANZIARIO
Caso Mps, la Finanza sequestra 40 mln di euro
Provvedimenti eseguiti nei confronti di alcune banche e fiduciarie.
La guardia di finanza ha sequestrato titoli e liquidità presso banche e fiduciarie per circa 40 milioni di euro, oggetto di scudo fiscale, nell'ambito dell'inchiesta sulloscandalo Monte dei Paschi di Siena.
I finanzieri hanno dato esecuzione a cinque decreti di sequestro probatorio presso terzi disposti dalla procura di Siena.
I provvedimenti - secondo quanto si è appreso - sono stati eseguiti nei confronti di banche e fiduciarie in merito al reato contestato ad alcuni indagati dell'inchiesta di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Mps.
BANDA DEL 5% COINVOLTA. Si tratterebbe di fondi relativi alle intermediazioni sulle operazioni in derivati con le banche estere Dresdner e Lutifin, nell'ambito dell'attività della cosiddetta 'banda del 5%'.
Le somme (riportate in Italia dall'estero attraverso la procedura dello scudo fiscale) erano nella disponibilità di alcuni dei maggiori indagati dell'inchiesta Mps, i quali, secondo l'ipotesi dell'accusa, avrebbero ideato un piano per truffare l'istituto di credito.
La notizia segue le indiscrezioni sulle ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti per gli ex vertici di Mps, nel giorno in cui si è tenuto il consiglio d'ammisitrazione per fare il punto sulla situazione dei derivati.
I finanzieri hanno dato esecuzione a cinque decreti di sequestro probatorio presso terzi disposti dalla procura di Siena.
I provvedimenti - secondo quanto si è appreso - sono stati eseguiti nei confronti di banche e fiduciarie in merito al reato contestato ad alcuni indagati dell'inchiesta di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Mps.
BANDA DEL 5% COINVOLTA. Si tratterebbe di fondi relativi alle intermediazioni sulle operazioni in derivati con le banche estere Dresdner e Lutifin, nell'ambito dell'attività della cosiddetta 'banda del 5%'.
Le somme (riportate in Italia dall'estero attraverso la procedura dello scudo fiscale) erano nella disponibilità di alcuni dei maggiori indagati dell'inchiesta Mps, i quali, secondo l'ipotesi dell'accusa, avrebbero ideato un piano per truffare l'istituto di credito.
La notizia segue le indiscrezioni sulle ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti per gli ex vertici di Mps, nel giorno in cui si è tenuto il consiglio d'ammisitrazione per fare il punto sulla situazione dei derivati.
Mercoledì, 06 Febbraio 2013
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