mercoledì 12 luglio 2017

Renzi non rottama la rottamazione: "Non metterò mai in soffitta quella parola"

"Condivido Richetti quando dice di essere più inclusivi"

 12/07/2017 08:48 CEST | Aggiornato 12 ore fa
AFP/GETTY IMAGES
"La parola rottamazione non la metterò mai in soffitta. E' la mia parola. Ma condivido Richetti quando dice di essere più inclusivi". Così Matteo Renzi in una intervista a Rtl.
"Se nel Pd smettiamo di parlare di correnti siamo credibili, altrimenti addormentiamo anche i nostri". Lo ha detto il leader Pd sempre a Rtl 102.5. "Non ne posso più dei litigi interni, dovremmo smettere di parlare di noi. C'è qualche italiano normale ora interessato a chi torna in parlamento? Noi partiti siamo in un acquario autoreferenziale. Io al Pd propongo 'smettiamo di parlare di noi e parliamo di proposte concrete, come le pensioni'". "Non capisco - continua il segretario Pd - l'insistenza di molti commentatori sul mio carattere. Noi non dobbiamo cambiare il mio carattere ma dobbiamo cambiare l'Italia".
"Il mio libro -continua nell'intervista - chiude una fase politica? Quando sei al potere sono tutti a dirti quanto sei bravo e intelligente, quindi una sconfitta può fare bene. Il no al referendum ha danneggiato la politica dei prossimi anni, ma mi ha fatto capire chi c'è davvero e chi no". Così il segretario. "Nel libro affronto due questioni - ha spiegato - racconto come sono andate davvero alcune cose, dalle banche al patto del Nazareno, e pongo alcune questioni per il futuro. Ma serve anche per chiudere una pagina e prepararmi alla prossima".

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