Renzi non rottama la rottamazione: "Non metterò mai in soffitta quella parola"
"Condivido Richetti quando dice di essere più inclusivi"
"La parola rottamazione non la metterò mai in soffitta. E' la mia parola. Ma condivido Richetti quando dice di essere più inclusivi". Così Matteo Renzi in una intervista a Rtl.
"Se nel Pd smettiamo di parlare di correnti siamo credibili, altrimenti addormentiamo anche i nostri". Lo ha detto il leader Pd sempre a Rtl 102.5. "Non ne posso più dei litigi interni, dovremmo smettere di parlare di noi. C'è qualche italiano normale ora interessato a chi torna in parlamento? Noi partiti siamo in un acquario autoreferenziale. Io al Pd propongo 'smettiamo di parlare di noi e parliamo di proposte concrete, come le pensioni'". "Non capisco - continua il segretario Pd - l'insistenza di molti commentatori sul mio carattere. Noi non dobbiamo cambiare il mio carattere ma dobbiamo cambiare l'Italia".
"Il mio libro -continua nell'intervista - chiude una fase politica? Quando sei al potere sono tutti a dirti quanto sei bravo e intelligente, quindi una sconfitta può fare bene. Il no al referendum ha danneggiato la politica dei prossimi anni, ma mi ha fatto capire chi c'è davvero e chi no". Così il segretario. "Nel libro affronto due questioni - ha spiegato - racconto come sono andate davvero alcune cose, dalle banche al patto del Nazareno, e pongo alcune questioni per il futuro. Ma serve anche per chiudere una pagina e prepararmi alla prossima".
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