Di Maio: “Alto Tradimento per Renzi e Gentiloni”. Fossimo paese serio…
Pubblicato il 13 luglio 2017 11:16
ROMA – Di Maio: “Alto Tradimento per Renzi e Gentiloni, questo è alto tradimento”. Alto tradimento lo ha ripetuto e ribadito, scandito di fronte ai microfoni e telecamere di tutte le emittenti. E alto tradimento ha voluto dire, quello e non altro, a conclusione di una sua visita-ispezione in quel di Bruxelles sulla questione migranti. Di Maio ci ha pensato, ha riflettuto, ha scelto un’accusa precisa per l’ex presidente del consiglio e per quello in carica: Alto Tradimento. Da scrivere con la maiuscola perché è il massimo reato contro la cosa pubblica previsto nella nostra Costituzione.
Forse Di Maio sa cosa dovrebbe accadere in un paese appena serio quando un vice presidente della Camera (lui stesso) accusa di Alto Tradimento un capo del governo in carica e un ex capo del governo. Ci sono procedure costituzionali che dovrebbero seguire a questa accusa. Forse Di Maio lo sa e forse no. Ma dovrebbero farsi carico della questione Presidenza della Repubblica, Corte Costituzionale e Parlamento secondo modalità scritte in Costituzione.
Forse Di Maio sa di che parla quando parla di Alto Tradimento e forse no. L’autentico dramma civile non è la sua competenza in educazione civica o la sua ignoranza in materia. Il dramma civile che attesta la non serietà di questo paese è che non conta nulla, non cambia nulla se un Di Maio o chi per lui sa quel che fa oppure no. Comunque non succede niente. Niente tranne la conferma quotidiana dell’essere un paese e una comunità da non prendere sul serio.
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