martedì 11 luglio 2017

Dai che è verde


11 luglio 2017

Se per i pentastellati il nazifascismo è come il morbillo

Nell'ottica 5 stelle in entrambi i casi lo Stato non dovrebbe prevenirli. Ma con il loro no al ddl Fiano vogliono solo difendere il diritto su cui si basano le loro fortune: quello di scollegare la lingua dal cervello.

             
Un vecchio capanno, una spiaggia pulita sì, ma circondata da sterpaglia, squallida, senza ombrelloni né attrezzature e con i lettini messi a casaccio, il tutto diretto da un esibizionista vestito strano che ama gli slogan perentori e minacciosi. Altro che smantellarlo: l’ormai famoso «bagno fascista» di Chioggia va preservato esattamente così. È una piccola ma esatta miniatura balneare di quel che era l’Italia fascista: un Paese povero e arretrato mascherato dietro la cortina di proclami burbanzosi lanciati da una personalità con tratti sociopatici. L’unica vera differenza è che il fascismo un occhio di riguardo per l’infanzia ce l’aveva, mentre il bagnino Gianni Scarpa sulla sua spiaggia non ha messo nemmeno un’altalena, per far capire che i bambini non sono graditi nemmeno in costume da balilla.

SE IL NAZIFASCISMO È COME IL MORBILLO. Ai grillini invece Scarpa garantirà sempre il miglior posto al sole, visto che ieri hanno bocciato, definendolo «liberticida», il disegno di legge sull’antifascismo firmato Pd, che se approvato inguaierebbe anche gli apologeti da spiaggia come Scarpa. «Veramente, liberticida era il fascismo», ha obiettato Renzi, appoggiato una volta tanto da Bersani (domani nevica). Ma come fai a ragionare con gente convinta che il vaccino contro la poliomielite faccia più danni della poliomielite? I pentastellati non sono i radicali liberisti e libertari di Pannella. Nella loro prospettiva il nazifascismo è come il morbillo, lo Stato non può obbligare il cittadino a prevenirlo, anche perché c’è il sospetto che le cifre spaventose sulle sue vittime siano state gonfiate ad arte dalle lobby demo-giudo-plutocratiche.

E ALLORA I DANNI DEI PARTIGIANI? In fondo il fascismo mica ha ucciso tutti quanti gli italiani, anzi, registri dell’anagrafe alla mano, nel 1945 era ancora viva la maggioranza della popolazione, il che significa che anche in forma acuta è meno pericoloso di quanto vogliono farci credere le multinazionali. Perché non si parla dei danni dell’antifascismo dal 1945 a oggi - i soldi sprecati in monumenti ai partigiani, i settantadue 25 aprile in cui gli italiani non hanno lavorato e prodotto, la tristezza indotta in generazioni di giovani da libri come Se questo è un uomo o Centomila gavette di ghiaccio, o da film come L’Agnese va a morire? Ma non ci allarghiamo, forse la realtà è molto più semplice: bocciando una legge che vieta di di sostenere in pubblico che il Duce era un figo e le SS dei bravi ragazzi, il M5s vuole solo difendere il diritto su cui si basano le sue fortune: quello di scollegare la lingua dal cervello.

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