Dopo i fatti di Chioggia va in aula il disegno di legge a prima firma dell'onorevole Fiano. Che attacca 5 Stelle e destra
Dopo il caso di Chioggia e dello stabilimento Punta Canna oggi arriva in Aula alla Camera la legge che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazionalsocialista, a prima firma dell’onorevole del Partito Democratico Emanuele Fiano. «I 5S voteranno contro sostenendo che è una legge liberticida. Li ringrazio per la chiarezza, la differenza tra le nostre idee è per me un vanto», ha scritto Fiano qualche giorno fa su Facebook .
Nel mirino della legge finisce infatti chi «propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco». È sufficiente, recita il testo della proposta Dem, una connessione con le ideologie fasciste e naziste «anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli», o che «ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità». Con la pena che può aumentare di un terzo se il desiderio di rivivere il Ventennio dovesse passare dal web dove, ad oggi, le pagine dedicate alla rievocazione di Mussolini sono già decine di migliaia.
La legge non è piaciuta nemmeno alla destra, «perché credo che in questo momento ci siano ben altre emergenze in Italia», ha detto il senatore di Fi Maurizio Gasparri. «Mi sembra, piuttosto, una proposta di legge pensata per far nascere facili polemiche».
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