Estate calda per Papa Francesco, sulla sua porta spunta un cartello ironico: "Vietato lamentarsi"
Periodo di riposo con l'eco delle tensioni in Curia
Vacanze 'calde' per Papa Francesco. Non solo per la temperatura di Roma, oltre le medie stagionali ormai da giorni, ma anche per l'eco che arriva da qualche tensione in curia. Come sempre Bergoglio ha scelto il mese di luglio per le sue vacanze e anche quest'anno la meta è il suo appartamento di Casa Santa Marta. Lo ha spiegato più volte che è così che si riposa.
Sospese le udienze, unico appuntamento pubblico resta quello domenicale dell'Angelus. Ma rimanendo a casa più vicina è l'eco delle grane, dalle interviste e smentite dell'ex prefetto per la Congregazione della Dottrina della Fede al processo imminente per i soldi dell'attico del cardinal Bertone, fino all'attesa per quello che accadrà dall'altra parte del mondo, a partire dal 26 luglio, con il processo a Melbourne a carico del cardinale australiano George Pell per presunti casi di abusi sessuali a danno di minori.
Ce ne è abbastanza per perdere il buon umore. Ma questo non accade a Papa Francesco che considera l'umorismo una 'cifra' della fede. E allora da qualche giorno sulla porta del suo appartamento a Casa Santa Marta, è spuntato un cartello: "Vietato lamentarsi". Ne ha dato notizia La Stampa, spiegando che quel cartello gli era stato regalato qualche tempo fa dallo psicologo Salvo Noè. E ora il Papa ha deciso di appenderlo in bella vista.
A parte i problemi citati, e anche qualche presunto scandalo rispetto a comportamenti non consoni da parte di alcuni preti in Vaticano, notizie che vengono rilanciate da media e social ma senza conferme ufficiali, Papa Francesco passa le sue giornate in quel modo di fare vacanza che gli piace. Stare a casa, ricevere gli amici, leggere. Continua anche a celebrare, al mattino presto, la messa nella cappellina di Casa Santa Marta, ma solo con amici e i suoi più stretti collaboratori. Poi il pranzo alla mensa, le preghiere, e anche un pò di lavoro.
Mancavano alcune nomine chiave, come quella dell'arcivescovo di Milano, che sono state fatte appunto in questi giorni di vacanza. E' di oggi la scelta per il nuovo vescovo di Ancona, mentre si attende la nomina del Segretario alla Congregazione per la Dottrina della Fede: occupava questo ruolo il gesuita mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, da un paio di settimane 'scalato' alla casella del Prefetto.
Si avvicina poi anche il viaggio in Colombia. E' in agenda dal 6 all'11 settembre e Bergoglio starebbe preparando i contenuti dei discorsi di una visita che avrà dei forti momenti non solo pastorali ma anche politici.
Vacanze dunque non di completo relax, come invece erano quelle dei pontefici del passato, dal 'buen retiro' di Castel Gandolfo, ormai trasformato in sito turistico, fino alle pause in montagna di Papa Giovanni Paolo II o di Benedetto XVI. Per Bergoglio invece vacanze casalinghe da quarant'anni. "Nel '75 - raccontò in una conversazione con i giornalisti sul volo che nel 2014 lo riportava da Seul a Roma - ho fatto una vacanza con la Comunità dei gesuiti, da allora non faccio vacanza, ma cambio ritmo: dormo di più, leggo di più, sento musica e questo mi fa bene". E aveva ammesso con il suo senso dell'umorismo: "Ho qualche nevrosi, ma bisogna trattare bene le nevrosi, dargli il materiale".
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