Sotto torchio per ore il responsabile dell’ufficio acquisti. Pioggia di convocazioni per altri dirigenti dei settori
Al setaccio i contratti con i fornitori
di Maria Fiore wPAVIA Pioggia di convocazioni per il caso Asm. Sulla sparizione di 1,8 milioni di euro i finanzieri hanno cominciato a sentire, come persone informate sui fatti, i dipendenti e i dirigenti dei vari settori all’interno della società di via Donegani. Nella giornata di ieri i militari hanno dedicato alcune ore ad ascoltare il responsabile dell’ufficio acquisti, Francesco Agnelli, per approfondire la gestione degli ordini di merce e dei macchinari. Un ufficio chiave all’interno della struttura, per quanto riguarda i conti della società. I finanzieri stanno ancora facendo le loro verifiche, ma dagli accertamenti che erano stati già compiuti lo scorso anno dai vertici subentrati al vecchio consiglio di amministrazione erano emerse diverse irregolarità, che erano costate al responsabile dell’ufficio anche due giorni di sospensione e avevano spinto gli amministratori a sostituire il responsabile. Erano emerse, ad esempio, irregolarità nei contratti con i fornitori, in alcuni casi del tutto mancanti o posticipati rispetto agli ordini di acquisto. Di certo, secondo quell’indagine interna, c’era una gestione caotica dell’ufficio. Che, al di là delle responsabilità penali, avrebbe comportato quantomeno uno spreco di denaro pubblico. In un caso, ad esempio, si è scoperto che un apparecchio per lavare le strade aveva un costo di noleggio annuo due volte più alto del suo prezzo di acquisto. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che potrebbero essere stati fatti ordini di acquisti o servizi per prestazioni inesistenti, come ha sostenuto l’ex contabile Pietro Antoniazzi nell’interrogatorio dello scorso novembre. Questo significa che i magistrati non si stanno concentrando solo sulla distrazione di 1,8 milioni di euro dalle casse della società – soldi finiti sul conto di Antoniazzi attraverso assegni firmati dall’ex presidente di Asm Pavia Giampaolo Chirichelli e, in due casi, dall’ex dg Claudio Tedesi – ma anche sull’ipotesi di false fatturazioni per cifre anche più alte. Nei prossimi giorni sono previsti gli interrogatori di altri dirigenti dei diversi settori di intervento ( igiene, idrico, patrimonio), tra cui Gabriele Tedeschi, Giuseppe Massarotti, Andrea Vacchelli, Renato Baldiraghi e Paolo Razzano, dell’ufficio Gestione calore. Questa mattina sono previsti invece gli interrogatori di Matteo Mitsiopoulos, consigliere di Asm Pavia fino al febbraio 2015, e Raffaella Cantoni, l’impiegata che secondo l’accusa avrebbe sottratto 27mila euro dalla “cassa minuta” di Asm Pavia simulando l’acquisto di valori bollati per alcuni documenti. I due risultano indagati insieme a Donato Scova, procuratore speciale per alcuni mesi in Asm, e Maurizio Lazzari, amministratore unico di Asm Lavori fino alle dimissioni nel luglio 2014.
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