Credit Suisse sotto inchiesta: 14 miliardi portati all'estero da 13 mila italiani. Lo scoop dell'Espresso
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"Una maxi-evasione targata Credit Suisse". A svelarlo il settimanale L'Espresso, nel numero in edicola da domani, in base a "un'inchiesta della Procura di Milano sul colosso bancario elvetico".
Il settimanale scrive come "dopo mesi di indagini la Guardia di Finanza" abbia "identificato più di 13 mila clienti italiani che hanno trasferito all'estero, attraverso società controllate dal gruppo Credit Suisse, somme enormi: secondi i conteggi delle Fiamme gialle, si tratta di oltre 14 miliardi". Secondo l'Espresso "ora i magistrati, guidati dal procuratore aggiunto Francesco Greco, sono pronti a chiudere l'inchiesta-base con accuse pesantissime. L'indagine milanese - viene spiegato - potrebbe segnare uno storico salto di qualità nella lotta alla grande evasione fiscale internazionale: se le accuse verranno confermate, infatti, la banca stessa rischia di finire sotto accusa, per la prima volta, perché indiziata di aver organizzato e gestito un'evasione sistematica, per importi colossali, garantendo a migliaia di clienti il più assoluto anonimato. La Guardia di Finanza, scrive sempre il settimanale, ha identificato singoli beneficiari italiani che avrebbero nascosto all'estero oltre 600 milioni di euro".
L'Espresso fa sapere che l'indagine è "legata ai risultati di una perquisizione a sorpresa nella sede milanese del gruppo elvetico, a pochi passi dal Teatro alla Scala. Tra i documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza, che ora i magistrati si preparano a inserire negli atti d'accusa, compare una sorta di manuale aziendale, con una dettagliata serie di istruzioni ai funzionari per aggirare le indagini". Viene inoltre chiarito che "il gruppo Credit Suisse, che è informato dell'indagine milanese da più di un anno, non ha ammesso alcun addebito e ha già contattato una squadra di grandi avvocati italiani per replicare alle accuse"
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