lunedì 28 luglio 2014

Solo in Italia si può verificare che il proprietario di un partito scenda da Genova per dire al vice presidente della camera come deve comportarsi. Ma la costituzione non parlava di .......senza vincolo di mandato.....?

RIFORME
Beppe Grillo a Roma per ritoccare la strategia parlamentare e rimettere al suo posto Luigi Di Maio.
Nella Capitale è previsto un incontro coi i gruppi di Camera e Senato per chiarire la linea del M5s dopo una settimana di tira e molla sulla legge elettorale. Un'assemblea che si preannuncia già scritta e a meno di altre sorprese dovrebbe portare alla chiusura della trattativa con il Pd.
E al ridimensionamento del ruolo del delfino scelto per dialogare con il premier ma poi delegittimato dallo stesso Grillo e da Gianroberto Casaleggio, che non hanno gradito la decisione di fissare un nuovo appuntamento con i democratici per continuare a trattare.
ATTACCHI A RENZI E NAPOLITANO. Delle riforme neanche a parlarne, tanto che sul blog lo stesso Grillo domenica 27 luglio ha sferrato un nuovo attacco a Giorgio Napolitano con tanto di toni macabri ('Costituzione in formalina', è la scritta posizionata su una foto di dubbio gusto).
È di regole democratiche che i grillini vogliono parlare accusando il premier e il governo tutto di essere autoritari.
Il senatore cinque stelle Nicola Morra ha ricordato a Matteo Renzi il corteo al Quirinale parlando della paura che deve aver preso, («più di quanto credevamo», ha detto), dal momento che ha usato «arroganza per declassare la nostra protesta pacifica» derubricandola «in passeggiatina».
L'ex capogruppo al Senato Vito Crimi ha pubblicato un post dal titolo Lo smemorato di Collegno, in cui ricorda una dichiarazione del 2005 in cui Napolitano si opponeva alle riforme costituzionali, specie sul Senato.
NICOLA BIONDO IN BILICO. Lunedì 28 luglio però, durante l'assemblea congiunta, non si parlerà solo strategia sul tema delle riforme. Il M5s deve eleggere il nuovo direttivo dei gruppi e anche il tesoriere. Mentre Federico D'Incà dovrebbe subentrare a Riccardo Nuti come presidente giuridico del gruppo a Montecitorio. Infine, secondo quanto viene raccontato, in agenda, ci sarebbe un altro tema che scotta e che ancora non è stato toccato: «Il licenziamento», secondo alcuni, «l'abbandono», secondo altri, di Nicola Biondo, responsabile comunicazione del gruppo alla Camera.
Lunedì, 28 Luglio 2014

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