Signor
Presidente,
anche
in occasione di questo Consiglio Comunale sono costretto a comunicarLe la mia
assenza. Le ragioni della mia non presenza sono note a tutti i membri del
Consiglio Comunale di Voghera. Sono ormai almeno sette i Consigli Comunali ai
quali non ho partecipato, per protestare contro l’ingerenza di un funzionario
della Cisl nella mia vita politica. L’assenza di un consigliere comunale,
determinata da un funzionario di un sindacato, dovrebbe rappresentare motivo di
scandalo per tutti i consiglieri comunali. In un paese civile tale circostanza
avrebbe determinato una sollevazione unanime, a prescindere dall’appartenenza ai
vari partiti, da parte di tutto il mondo politico e istituzionale. Garantire il diritto di esercitare il proprio
mandato a un cittadino liberamente eletto è quanto contenuto in ogni singolo articolo
nella nostra carta costituzionale. I consiglieri comunali di Voghera hanno
giurato, accettando il mandato degli elettori, di farla rispettare quella carta
costata sangue e lacrime a chi si è battuto contro il fascismo.
Io
andrò avanti fino a quando questo funzionario della Cisl non sarà allontanato
dal sindacato, fino a quando non sarà giudicato colpevole in un’aula di
tribunale. Di certo, chi ha combattuto per la libertà del nostro popolo, non
avrebbe mai potuto accettare che un funzionario di una casta, perché questo è
ormai diventato il sindacato Cisl, avesse potuto limitare l’esercizio del
mandato politico di un cittadino italiano.
Voglio
ricordare che, a un mese dalla mia elezione, sono stato trasferito
ingiustamente, in violazione del contratto di lavoro e di qualsiasi principio
di legalità, a venti metri dalla mia sede di diritto.
Voglio
ricordare che il giudice del lavoro mi ha reintegrato con provvedimento
immediato riconoscendo illegittimo e illegale il provvedimento adottato. Nessun
consigliere ha pronunciato una sola parola quando sono stato ingiustamente
trasferito né quando sono stato legalmente reintegrato.
Voglio
ricordare che su richiesta dell’assessore Rosada, membro della precedente giunta
comunale, ho subito un’ispezione durata un anno. L’esito conclusivo
dell’ispezione ha dimostrato quanto false fossero le accuse rivolte contro un
onesto e serio dirigente scolastico. Nessun consigliere comunale allora parlò.
Ricordo che oggi ci sono ancora consiglieri che lo erano allora. E continuano a
non parlare, oggi come allora.
Voglio
ricordare che su richiesta di un funzionario della Cisl ho subito un’ispezione
durata quattro mesi dalla quale non è emerso niente che potesse confermare,
anche solo lontanamente, le accuse gravissime scritte contro la mia persona in numerose
lettere inviate al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio Scolastico Regionale
della Lombardia.
Voglio
ricordare che nel corso di questa visita ispettiva la funzionaria della Cisl sembrerebbe
avere intrattenuto rapporti epistolari con uno degli ispettori tecnici
ministeriali. Da questo carteggio
sembrerebbe che, la sindacalista della Cisl, si accordasse con l’ispettore
tecnico incaricato di svolgere la visita ispettiva nella scuola media “G.
Plana”, affinché la relazione finale conclusiva facesse evidenziare tali
irregolarità da determinare il licenziamento di quello che, veniva definito
nelle lettere intercorse tra i due sodali, il “preside Ruby”.
Voglio
ricordare che l’ispettore tecnico è stato consigliere nella provincia di Milano
nel PDL, partito molto vicino al sindacato Cisl.
La
stessa funzionaria ha inviato almeno dieci verbali dei consigli comunali svolti
a Voghera evidenziando gli interventi fatti dal consigliere Rubiconto in aula.
Ovviamente
tutto questo in palese violazione di qualsiasi principio di legalità poiché
l’esercizio del mandato politico e gli interventi del sottoscritto non dovrebbero
rappresentare oggetto di interesse né del Ministro dell’Istruzione né del Dirigente
dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.
Ora
io chiedo al consiglio comunale di Voghera di far sentire ai cittadini di
Voghera che nell’ aula nella quale ci troviamo esiste una libertà non vaga, non
fumosa, ma reale.
Nessuno,
e preciso, nessun cittadino italiano, dovrebbe essere perseguitato mentre
svolge bene il proprio lavoro, solo perché ha espresso opinioni politiche
diverse da chi governa una città, una regione o una nazione. Nessuno.
E né
un potere politico né una casta sindacale come la Cisl possono permettersi di
mettere in atto tale violazione. E se un funzionario di un sindacato
esercitasse il proprio potere contro la libertà di un consigliere liberamente eletto
dal popolo italiano dovrebbe essere rimosso immediatamente dal suo incarico.
Al
segretario nazionale della Cisl scuola chiediamo di chiarire quanto segue:
“Corrisponde al vero che il funzionario della Cisl scuola di Pavia sembrerebbe
avere ricevuto dal Signor Scrima garanzie affinché Rubiconto fosse punito e sanzionato
senza alcun motivo? Corrisponde al vero che il funzionario della Cisl scuola di
Pavia sembrerebbe aver ricevuto dal Signor Scrima comunicazione dell’interessamento del ministro Profumo affinché venisse erogata
una sanzione esemplare al preside Rubiconto senza alcun motivo?”
A
questo risponda il segretario della Cisl scuola nazionale Signor Scrima. E se
queste affermazioni non corrispondono al vero allontani immediatamente dal
sindacato una funzionaria che ha mentito.
Noi
attendiamo ancora queste risposte e se il segretario nazionale della Cisl
scuola dovesse sentirsi offeso presenti querela nei confronti di Rubiconto. A
lui non costa niente. E’ tutto pagato dai contribuenti italiani. Il
sottoscritto pagherà con i suoi soldi come ha sempre fatto fino ad oggi.
E a
chi tra i consiglieri presenti, ascoltando le mie parole, dovesse avere modo di
pensare questa sera al significato profondo della parola democrazia, suggerisco
la lettura integrale della costituzione italiana.
Lì,
in quelle pagine troverà non solo quali sono i principi della democrazia, quali
sono le condizioni affinché la democrazia si possa realizzare ma vi potrà leggere
anche quali sono le azioni che un uomo o una donna devono compiere per poter
affermare di vivere in un paese democratico.
Citare
in mille convegni la costituzione o urlare in mille cortei la parola
costituzione non ci aiuterà a realizzarla.
Perché
la costituzione va difesa in ogni attimo della nostra esistenza e applicata in
ogni suo articolo quotidianamente, costi quel che costi.
1 commento:
IL presidente del Consiglio Comunale di Voghera difensore della casta della Cisl.Se avessimo una vera opposizione in questo consiglio comunale si dovrebbero chiedere le sue dimissioni e quelle del segretario comunale che dopo trenta anni di servizio ancora non riesce a comprendere che gli interventi per fatti personali non possono essere considerati. Effetti dello spoil sistem. Ogni sindacai si prende il segretario che desidera. Viva l'Italia.
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