Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
venerdì 20 dicembre 2013
Grillini bugiardi, ballisti, populisti, falsi rivoluzionari. Mentono. Hanno mentito e mentiranno sempre. Dovevano vivere con 2500 euro al mese. Questo è quello che restituiscono. Considerato che molti di loro o non avevano reddito o erano disoccupati o erano nullafacenti o prendevano 1200 euro al mese gli conviene eccome rimanere agli ordini di Grillo e Casaleggio.
matteoderrico il blog di Matteo D'Errico MA QUALE “RESTITUTION DAY” – FUORI IL MALLOPPO II fuori-il-malloppo I parlamentari 5 Stelle dopo 10 mesi hanno restituito poco più di 4milioni di euro. 2.500 euro, a testa, per ogni mese che è trascorso seduti sugli scranni di Montecitorio e di Palazzo Madama, l’equivalente di 2 pasti al giorno al ristorante. Prenderemo 2.500 euro al mese. E’ uno stipendio più che dignitoso, dicevano in coro prima delle elezioni. Il sacro blog recitava: “L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili (oggi è pari a 10.435 euro lordi mensili, ndr ), il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato)… Ogni spesa sostenuta dovrà essere rendicontata on line”. La rendicontazione si ferma al mese di maggio. Ma in verità a quanto ammonta il trattamento economico dei deputati? Sul sito della Camera dei Deputati chiunque può verificarlo. L’indennità “prevista dall’articolo 69 della Costituzione, a garanzia del libero svolgimento del mandato elettivo. La legge 31 ottobre 1965, n. 1261, ne fissa l’importo in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate”. Le voci principali che compongono lo stipendio, spropositato, di un deputato sono: indennità parlamentare, circa 5.000 netti mensili; diaria, 3.503,11 netti mensili; rimborso delle spese per l’esercizio del mandato 3.690 euro netti mensili; spese di trasporto e spese di viaggio 1.331,70 netti mensili più le tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale; spese telefoniche 258,23 netti mensili. Il tutto sommato fa la bella cifra netta mensile di 14.000 euro. I pentastellati nonostante tutti i proclami ne restituiscono 2.500, portandosi a casa 11.500 euro netti al mese. Il 15% dello stipendio mensile è la tanto annunciata differenza dagli altri?
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