Quanto costa uscire dall’euro? Il 30% dei tuoi soldi subito
Pubblicato il 16 dicembre 2013 17.15 | Ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2013 18.21
di redazione Blitz
TAG: euro, mario drgahi
ROMA – Quanto costa uscire dall’euro? Il 30% dei tuoi soldi. Il dato, destinato a quietare gli euroscettici,viene fornito dal Sole 24 Ore, che quantifica le conseguenza del ritorno alla lira. Dire addio alla moneta unica si tradurrebbe in una svalutazione del 20-30% di tutti i patrimoni degli italiani. Non poco, se si considera che l’Italia è uno dei Paesi europei con il più alto risparmio personale.
Nella stessa giornata il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, torna a dire, di fronte al Parlamento europeo, che pensare ad un’uscita dall’euro è “effimero”, “non ci sono piani di uscita” dalla moneta unica, “l’euro è irreversibile”. L’ex numero uno di Bankitalia ha ribadito, come in passato, che il vero problema sono le riforme:
”Se un paese crede di risolvere i problemi senza fare le riforme strutturali si sbaglia, perché dovrà farle comunque, ma sarebbe molto più difficile farle restando fuori dall’euro”.
Quanto a chi paventa enormi benefici legati al deprezzamento della moneta nazionale che rilancerebbe le esportazioni di un paese, ”credete davvero che un deprezzamento del 40% verrebbe accettato dagli altri paesi senza fare nulla?”. ”Non c’è”, quindi, ha ribadito Draghi, un ”piano ‘b’ di uscita dall’euro, l’euro è irreversibile”.
La tesi è la stessa del Sole 24 Ore, che sottolinea che il ritorno alla vecchia lira farebbe anche perdere valore alle case e farebbe tornare a correre l‘inflazione, oltre a favorire un nuovo aumento deldebito pubblico. Il sistema bancario rischierebbe di disgregarsi dal momento che ci sarebbe, probabilmente, una fuga di capitali all’estero.
Quel che succederebbe di buono, ammette il Sole 24 Ore, è che l’industria italiana potrebbe tornare a competere sui mercati internazionali grazie alle svalutazioni competitive, riprenderebbe ad attrarre gli investimenti stranieri, ma in questo modo potrebbe finire col diventare un “Paese in saldo”, preda della speculazione dei mercati finanziari
Nessun commento:
Posta un commento