mercoledì 18 dicembre 2013

La casta sindacale della Cisl difesa dal presidente del Consiglio Comunale di Voghera Nicola Affronti. Un presidente del Consiglio Comunale iper garantista con i grillini ed il sindaco di Voghera e che non concede la parola al consigliere Rubiconto che vuole spiegare come la casta della Cisl esercita il potere in maniera illegale. E i consiglieri del PD stanno a a guardare. Noi ci chiediamo perché i rappresentanti di un partito democratico in grado di fare elezioni democratiche e garantire le elezioni di un segretario democratico non si pongano il problema della possibilità di esercizio del mandato da parte di un consigliere comunale. E poi si comprende perché a Voghera la sinistra non vinca più le elezioni.

Signor Presidente,
anche in occasione di questo Consiglio Comunale sono costretto a comunicarLe la mia assenza. Le ragioni della mia non presenza sono note a tutti i membri del Consiglio Comunale di Voghera. Sono ormai almeno sette i Consigli Comunali ai quali non ho partecipato, per protestare contro l’ingerenza di un funzionario della Cisl nella mia vita politica. L’assenza di un consigliere comunale, determinata da un funzionario di un sindacato, dovrebbe rappresentare motivo di scandalo per tutti i consiglieri comunali. In un paese civile tale circostanza avrebbe determinato una sollevazione unanime, a prescindere dall’appartenenza ai vari partiti, da parte di tutto il mondo politico e istituzionale.  Garantire il diritto di esercitare il proprio mandato a un cittadino liberamente eletto è quanto contenuto in ogni singolo articolo nella nostra carta costituzionale. I consiglieri comunali di Voghera hanno giurato, accettando il mandato degli elettori, di farla rispettare quella carta costata sangue e lacrime a chi si è battuto contro il fascismo.
Io andrò avanti fino a quando questo funzionario della Cisl non sarà allontanato dal sindacato, fino a quando non sarà giudicato colpevole in un’aula di tribunale. Di certo, chi ha combattuto per la libertà del nostro popolo, non avrebbe mai potuto accettare che un funzionario di una casta, perché questo è ormai diventato il sindacato Cisl, avesse potuto limitare l’esercizio del mandato politico di un cittadino italiano.
Voglio ricordare che, a un mese dalla mia elezione, sono stato trasferito ingiustamente, in violazione del contratto di lavoro e di qualsiasi principio di legalità, a venti metri dalla mia sede di diritto.
Voglio ricordare che il giudice del lavoro mi ha reintegrato con provvedimento immediato riconoscendo illegittimo e illegale il provvedimento adottato. Nessun consigliere ha pronunciato una sola parola quando sono stato ingiustamente trasferito né quando sono stato legalmente reintegrato.
Voglio ricordare che su richiesta dell’assessore Rosada, membro della precedente giunta comunale, ho subito un’ispezione durata un anno. L’esito conclusivo dell’ispezione ha dimostrato quanto false fossero le accuse rivolte contro un onesto e serio dirigente scolastico. Nessun consigliere comunale allora parlò. Ricordo che oggi ci sono ancora consiglieri che lo erano allora. E continuano a non parlare, oggi come allora.
Voglio ricordare che su richiesta di un funzionario della Cisl ho subito un’ispezione durata quattro mesi dalla quale non è emerso niente che potesse confermare, anche solo lontanamente, le accuse gravissime scritte contro la mia persona in numerose lettere inviate al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.
Voglio ricordare che nel corso di questa visita ispettiva la funzionaria della Cisl sembrerebbe avere intrattenuto rapporti epistolari con uno degli ispettori tecnici ministeriali.  Da questo carteggio sembrerebbe che, la sindacalista della Cisl, si accordasse con l’ispettore tecnico incaricato di svolgere la visita ispettiva nella scuola media “G. Plana”, affinché la relazione finale conclusiva facesse evidenziare tali irregolarità da determinare il licenziamento di quello che, veniva definito nelle lettere intercorse tra i due sodali, il “preside Ruby”.
Voglio ricordare che l’ispettore tecnico è stato consigliere nella provincia di Milano nel PDL, partito molto vicino al sindacato Cisl.
La stessa funzionaria ha inviato almeno dieci verbali dei consigli comunali svolti a Voghera evidenziando gli interventi fatti dal consigliere Rubiconto in aula.
Ovviamente tutto questo in palese violazione di qualsiasi principio di legalità poiché l’esercizio del mandato politico e gli interventi del sottoscritto non dovrebbero rappresentare oggetto di interesse né del Ministro dell’Istruzione né del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.
Ora io chiedo al consiglio comunale di Voghera di far sentire ai cittadini di Voghera che nell’ aula nella quale ci troviamo esiste una libertà non vaga, non fumosa, ma reale.
Nessuno, e preciso, nessun cittadino italiano, dovrebbe essere perseguitato mentre svolge bene il proprio lavoro, solo perché ha espresso opinioni politiche diverse da chi governa una città, una regione o una nazione. Nessuno.
E né un potere politico né una casta sindacale come la Cisl possono permettersi di mettere in atto tale violazione. E se un funzionario di un sindacato esercitasse il proprio potere contro la libertà di un consigliere liberamente eletto dal popolo italiano dovrebbe essere rimosso immediatamente dal suo incarico.
Al segretario nazionale della Cisl scuola chiediamo di chiarire quanto segue: “Corrisponde al vero che il funzionario della Cisl scuola di Pavia sembrerebbe avere ricevuto dal Signor Scrima garanzie affinché Rubiconto fosse punito e sanzionato senza alcun motivo? Corrisponde al vero che il funzionario della Cisl scuola di Pavia sembrerebbe aver ricevuto dal Signor Scrima comunicazione dell’interessamento  del ministro Profumo affinché venisse erogata una sanzione esemplare al preside Rubiconto senza alcun motivo?”
A questo risponda il segretario della Cisl scuola nazionale Signor Scrima. E se queste affermazioni non corrispondono al vero allontani immediatamente dal sindacato una funzionaria che ha mentito.
Noi attendiamo ancora queste risposte e se il segretario nazionale della Cisl scuola dovesse sentirsi offeso presenti querela nei confronti di Rubiconto. A lui non costa niente. E’ tutto pagato dai contribuenti italiani. Il sottoscritto pagherà con i suoi soldi come ha sempre fatto fino ad oggi.
E a chi tra i consiglieri presenti, ascoltando le mie parole, dovesse avere modo di pensare questa sera al significato profondo della parola democrazia, suggerisco la lettura integrale della costituzione italiana.
Lì, in quelle pagine troverà non solo quali sono i principi della democrazia, quali sono le condizioni affinché la democrazia si possa realizzare ma vi potrà leggere anche quali sono le azioni che un uomo o una donna devono compiere per poter affermare di vivere in un paese democratico.
Citare in mille convegni la costituzione o urlare in mille cortei la parola costituzione non ci aiuterà a realizzarla.
Perché la costituzione va difesa in ogni attimo della nostra esistenza e applicata in ogni suo articolo quotidianamente, costi quel che costi.


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