Le regioni a delinquere, 280 consiglieri inquisiti per peculato: record europeo
Pubblicato il 15 novembre 2013 14.46 | Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2013 14.46
di Emiliano Condò
ROMA – Le regioni “a delinquere”: in Italia indagati per peculato 280 tra consiglieri e assessori regionali. 280 su un totale di 1356, ovvero più di uno su cinque. E’ un record europeo certamente, e verosimilmente è anche record mondiale.
Un malcostume che non ha una connotazione precisa: sotto inchiesta c’è almeno un parlamento regionale su due e la popolazione degli indagati è distribuita in modo abbastanza uniforme tra Nord, Centro e Sud: di consiglieri indagati per peculato ce ne sono al momento 62 in Lombardia, 20 in Friuli, 10 in Lazio, 13 in Calabria, 53 in Campania. In quest’ultima se non ci si limita al peculato il numero di consiglieri indagati sale a 60.
E il rischio è che sia davvero la punta dell’iceberg. Perché tutto emerge da indagini della Guardia di Finanza che ha sequestrato faldoni in genere relativi solo agli ultimi anni. Visto quello che emerge è fatale che le Fiamme Gialle decidano di andare anche indietro nel tempo. Con una precisazione: trovare irregolarità nel passato sarà più difficile e non perché l’inclinazione al peculato sia fatto recente, anzi. E’ solo un problema di leggi: la stretta regolamentare sui rendiconti dei Consigli regionali è arrivata solo quest’anno. In passato, quindi, il margine di manovra per consiglieri e affini è assai più vasto.
I dati disponibili, per quanto parziali, bastano però a dare un’idea del fenomeno. Basti un esempio, quello del Piemonte, e un arco temporale relativamente ridotto, il quinquennio 2008-2013. Il risultato è di 52 indagati e 1,3 milioni di spese che risultano irregolari alla Guardia di Finanza. Ai consiglieri indagati (e anche a qualche ex), quindi, sono stati concessi 90 giorni di tempo per consegnare documentazione e note spese alla Corte dei Conti.
Ma non c’è di certo di mezzo solo il Piemonte. Che dire delle altre Regioni? Un elenco sintetico e efficace lo fasul Sole 24 Ore Francesco De Remigis:
Per l’inchiesta-bis sui fondi ai gruppi in Regione Sardegna, dove due consiglieri sono già agli arresti, 33 dovranno presentarsi davanti al giudice. L’accusa di peculato, insieme a quella per truffa e concussione, ha portato in carcere anche l’assessore alla Cultura in Abruzzo. Altri 4 consiglieri accusati di rimborsi illeciti in Basilicata, con due assessori e un consigliere ai domiciliari.In Liguria sono saliti a 11 i consiglieri coinvolti nel caso “spese pazze”, con Rosario Monteleone (Udc), presidente del consiglio regionale ligure, dimessosi nei giorni scorsi. Rischiano i politici molisani. La procura di Campobasso avrebbe pronti gli avvisi di garanzia per alcuni consiglieri in carica tra il 2009 e il 2012. Lo scandalo del night club romano frequentato da uno da uno di loro nel 2012, rimborsato con fondi pubblici, sarebbe solo uno degli utilizzi impropri dei fondi. Mentre i 9 capigruppo dellaRegione Emilia Romagna, tutti sotto inchiesta, incluso il rappresentante dei Cinque Stelle, devono chiarire le 35 mila voci di spesa che hanno permesso di spendere 3 milioni di euro in 19 mesi. Le ipotesi di peculato in Sicilia finora sono senza indagati. Proseguono le indagini conoscitive nelle Marche e in Umbria.
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