Grillo con le folli proposte sul debito pubblico italiano sembra voglia farci fallire
Beppe Grillo torna alla carica. Siccome l'Italia non è fallita quest'autunno, come da lui previsto (una delle tante previsioni sul fallimento del nostro Paese), ora sembra voglia far di tutto per arrivare a quel fallimento che per fortuna tarda ad arrivare.
Sulla buona percentuale dissentiamo. Circa il 60% del debito pubblico è in mano ad investitori residenti, quindi italiani, non stranieri. Chi ci rimetterebbe di più da un default (parziale/totale) sul debito sono i cittadini italiani. Ciò vuol dire non ripagare i soldi che tutti noi abbiamo prestato. In pratica, una "tassa patrimoniale criminale" in quanto non si onora un debito contratto e speso male.
Sulle proposte: dividerlo con l'Europa crediamo voglia dire una sorta di "Eurobonds", ovvero: gli altri pagano per noi. Strano che venga dagli stessi che odiano (scrivendo baggianate) il MES e tutti gli aiuti comuni della UE a cui anche l'Italia partecipa. In pratica, se gli altri han bisogno di noi assolutamente no, ma se noi abbiamo bisogno allora gli altri ci devono aiutare.
I tassi si abbassano con la fiducia e guardando a molte dichiarazioni di Grillo e company (ma non solo il M5S, sia chiaro), se non fosse per la BCE i tassi sarebbero decisamente più alti.
Allungare i tempi equivale alla prima ipotesi: fare default.
Come detto non è la prima volta che Grillo propone il "ripudio del debito", un modo più elegante di chiamare il "fallimento dell'Italia". Sembra che lo voglia a tutti i costi. Peccato che quei costi sarebbero altissimi. Se proprio i grillini vogliono il default,perchè prima non se lo comprano tutto loro?
"Noi vogliamo rinegoziare tutti i trattati che ci stritolano. Noi non possiamo fallire perchè una buona percentuale del debito è in mano alle banche straniere. Così ci tengono per la gola. Non ci fanno fallire ma ci tengono per la gola. No invece diremo che questo debito non lo vogliamo più. Lo rinegoziamo: o ce lo dividiamo con tutta l’Europa, o abbassate i tassi, o allungate i tempi."Queste le dichiarazioni del Grillo.
Sulla buona percentuale dissentiamo. Circa il 60% del debito pubblico è in mano ad investitori residenti, quindi italiani, non stranieri. Chi ci rimetterebbe di più da un default (parziale/totale) sul debito sono i cittadini italiani. Ciò vuol dire non ripagare i soldi che tutti noi abbiamo prestato. In pratica, una "tassa patrimoniale criminale" in quanto non si onora un debito contratto e speso male.
Sulle proposte: dividerlo con l'Europa crediamo voglia dire una sorta di "Eurobonds", ovvero: gli altri pagano per noi. Strano che venga dagli stessi che odiano (scrivendo baggianate) il MES e tutti gli aiuti comuni della UE a cui anche l'Italia partecipa. In pratica, se gli altri han bisogno di noi assolutamente no, ma se noi abbiamo bisogno allora gli altri ci devono aiutare.
I tassi si abbassano con la fiducia e guardando a molte dichiarazioni di Grillo e company (ma non solo il M5S, sia chiaro), se non fosse per la BCE i tassi sarebbero decisamente più alti.
Allungare i tempi equivale alla prima ipotesi: fare default.
Come detto non è la prima volta che Grillo propone il "ripudio del debito", un modo più elegante di chiamare il "fallimento dell'Italia". Sembra che lo voglia a tutti i costi. Peccato che quei costi sarebbero altissimi. Se proprio i grillini vogliono il default,perchè prima non se lo comprano tutto loro?
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