mercoledì 13 novembre 2013

Ma questi incapaci ed incompetenti del M5S non avevano detto che si doveva cambiare la legge elettorale? E adesso che qualcuno propone una legge elettorale simile a quella che ha permesso a Pizzarotti di diventare sindaco di Parma non va più bene?

Pdl e M5s tanta tanta voglia di Porcellum

Pubblicato: 13/11/2013 17:52


Ennesimo stop sulla legge elettorale: la strana alleanza M5S-Pdl ha affondato l'ultima proposta del Pd che puntava sul doppio turno di coalizione. Ringraziamo chi muore dalla voglia di godere ancora un po' del Porcellum e chi invece è ricaduto nella perversione da ammucchiata neocentrista. Povera Italia, sempre bloccata da opposti e intrecciati calcoli di interesse.
Al nostro Paese servono due grandi partiti che si confrontino e competano nello spazio politico: uno conservatore moderato e uno progressista, che di volta in volta possono allearsi con le rispettive ali più radicali, senza per questo però dover sottostare ai ricatti delle formazioni allo zero virgola per sopravvivere.
Appurato che fino a quando non vi sarà in italia una destra deberlusconizzata, le larghe intese non possono rappresentare una concreta opzione politica, avremmo bisogno di un sistema maggioritario a doppio turno con premio di maggioranza che garantisca esiti elettorali chiari come chiare debbono essere le proposte programmatiche messe in opera.
Un sistema insomma che permetta il coinvolgimento degli italiani nelle scelte chiave per il futuro del paese, un sistema che abbatta vecchi e nuovi consociativismi e che metta, nel bene e nel male, la politica di fronte alle proprie responsabilità.
C'è poi chi propone la suggestiva immagine del "sindaco d'Italia", versione soft del presidenzialismo, che forse non sa o meglio fa finta di non sapere che tale sistema presuppone prima una revisione costituzionale - auspicabile certo - ma non semplicissima da attuare, almeno con questo parlamento.
Dopo ieri, comunque, appare chiaro chi non vuole cambiare in parlamento.
Pdl e M5S hanno più cose in comune di quanto si potrebbe immaginare. E, almeno così ci dicono i fatti, hanno tutto l'interesse a non cambiare. Perché hanno un comune interesse a conservare un sistema bloccato dove il populismo porti i voti, senza la necessità di governare e mettere alla prova dei fatti le proprie idee.
Perché sono entrambi partiti a scarsa democrazia interna, dove i dissidenti vengono cacciati, "fanno la fine di Fini" o rischiano il 'metodo Boffo'. Perché sono entrambi partiti personali, dove vince il "brand" Berlusconi o Grillo, e gli elettori non conoscono né hanno rapporti con i deputati sui loro territori.
Per questo, serve loro il Porcellum; per trasformare blogger senza radicamento territoriale o gli avvocati di Berlusconi in parlamentari. Serve loro il Porcellum perché il capo deve avere il controllo dei nominati e la democrazia, sia interna al partito che nelle istituzioni, spezza le catene del potere.
Siamo noi del Pd esenti da colpe? Possiamo dire in tutta onestà che non abbiamo mai ceduto alle sirene del Porcellum? Probabilmente no.
Ma ora, grazie anche al bagno di democrazia che ci impone - grazie a Dio - il congresso, il Pd può intestarsi questa battaglia e puntare veramente su un futuro che vale. Ripartiamo dalla gente, dalla possibilità di scegliere il proprio parlamentare perché espressione del territorio e non perché imposto dalle segreterie. Ripartiamo da un sistema elettorale che garantisca rappresentanza, stabilità e governabilità. Costi quel che costi...

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