Governo, "Decreto del Fare" su lavoro e semplificazioni. Ma su Imu e Iva maggioranza spaccata
L'Huffington Post | Pubblicato: 11/06/2013 11:22 CEST | Aggiornato: 11/06/2013 13:08 CEST
Poco più di due settimane di tempo per mettere a punto un provvedimento con misure su occupazione, fisco e lavoro, da approvare entro il vertice europeo del 27-28 luglio. È questo l'esito del vertice di maggioranza di questa mattina, che ha dato un primo semaforo verde a quello che il governo ha battezzato come "Decreto del fare" e fatto registrare però anche un primo duro attacco, da parte del capogruppo Pdl Renato Brunetta, a un esponente dell'esecutivo.
Parole durissime sono state riservate al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che la scorsa settimana aveva escluso l'ipotesi di una abolizione totale dell'Imu a favore di una rimodulazione dell'imposta: "Ricordo al ministro dell'Economia che è un tecnico, farebbe bene ad attenersi alle indicazione della maggioranza. Saccomanni quanto meno parla meglio é".
Il provvedimento in arrivo: niente Imu e Iva. Più che un "Decreto del Fare", però, quello in arrivo pare un decreto farò. L'accordo sui punti più controversi, Imu e Iva, ancora non c'è. E le due settimane di tempo serviranno per cercare in tutti i modi un punto di incontro. Ad oggi, le parti sono ancora distanti. "L'orientamento sella maggioranza è di bloccare l'aumento dell'Iva. Il segnale di rinvio non serve, sarebbe un segnale negativo, il segnale da dare è 'nessun aumento dell'iva, nessun aumento dei prezzi'", ha spiegato con ottimismo Renato Brunetta. Ottimismo frenato però dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, più prudente: "È presto per dare risposte, servono risorse".
Brunetta: "Saccomanni meno parla meglio è". Dal capogruppo pidiellino è arrivato anche un attacco durissimo al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che la scorsa settimana aveva escluso l'ipotesi di una abolizione totale dell'Imu a favore di una rimodulazione dell'imposta: "Ricordo al ministro dell'Economia che è un tecnico, farebbe bene ad attenersi alle indicazione della maggioranza. Saccomanni quanto meno parla meglio é".
Ddl costituzionale a luglio alla Camera. Acceleratore invece sul capitolo riforme: "C'è un impegno a correre sul ddl costituzionale", ha spiegato Franceschini. L'accordo raggiunto con i capigruppo è quello di concludere "entro luglio" la prima lettura di Camera e Senato.