Altro che "prendere atto" e lasciare il gruppo di sua spontanea volontà: la senatrice Adele Gambaro non ci pensa proprio. "Nessun passo indietro. Grillo mi ha offeso e voglio delle pubbliche scuse". "Assolutamente non ho intenzione di passare al gruppo misto. Io sono ancora nel M5s e ci rimango finché non dovessero decidere di espellermi". Con queste parole la senatrice dissidente manda in frantumi il "piano" tratteggiato da Vito Crimi e dagli altri senatori M5s per cercare di arginare i danni provocati dalla bufera Gambaro.
"Stasera incontrerò la senatrice Adele Gambaro, la inviterò a prendere atto che non ci sono più le condizioni per restare. Nessuna espulsione, ma ci auguriamo che ci sia una presa d'atto". È questa la speranza dell’ex capogruppo del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi sul caso di Adele Gambaro, la senatrice che ha dato la colpa della disfatta elettorale a Beppe Grillo in persona.
I senatori M5s si rendono conto che, qualora si arrivasse a una conta sulla espulsione, il caso Gambaro potrebbe risultare in ogni caso in un boomerang. Se infatti il voto all’assemblea fosse favorevole alla senatrice, ciò rappresenterebbe una completa sconfessione delle parole scritte ieri da Grillo. Ma anche se fosse una congrua minoranza a votare in favore della Gambero, si tratterebbe lo stesso di un duro colpo per l’unità del MoVimento, che si ritroverebbe spaccato non rispetto a dinamiche di gruppo parlamentare, ma su un pronunciamento esplicito dell’ex comico genovese.
Per questo i senatori vogliono evitare, di concerto con lo staff della comunicazione, una conta interna, e trovare una soluzione che ne prescinda (come potrebbe essere quella di un allontanamento spontaneo della senatrice).
Uno scenario che Vito Crimi auspica caldamente. "Non c`è mai stato nessun impedimento ad entrare nel merito nel dissenso di un cittadino parlamentare, non abbiamo mai avuto una mono-posizione su tutto, se hai qualcosa da dire la dici, ma non alla televisione", ha commentato Crimi. Per questo – ha aggiunto - “incontrerò la Gambaro e la inviterò a prendere atto che non ci sono più le condizioni per restare”. In sintesi, un “non ti cacciamo, ma vattene”: è questa la linea dei senatori Cinque Stelle.
"Chi ritiene di non condividere più il percorso e le idee del MoVimento 5 Stelle è libero di fare le sue scelte, ma dovrà assumersi la responsabilità", si legge ancora sul profilo Facebook di Crimi. "In questi ultimi giorni alcuni senatori si sono lanciati in improvvide dichiarazioni di vario genere aventi ad oggetto l'analisi del voto alle recenti amministrative, spaziando fino a fantomatiche previsioni di autodistruzione del MoVimento. Non so se siano dichiarazioni fatte consapevolmente, con l'obiettivo preciso di distruggere il lavoro fatto fino adesso". "L'unica cosa che mi sento di dire - aggiunge - è che se oggi l'unica speranza di attuare una rivoluzione culturale, democratica e non violenta è il MoVimento 5 Stelle, il merito è di Beppe Grillo, prima in qualità di collettore di informazioni, proprio tramite il suo blog e poi come ideatore e propulsore del MoVimento stesso".