sabato 15 giugno 2013

Questa è straordinaria. Neanche Andreotti avrebbe potuto fare meglio.


M5s, Roberto Cotti sull'ipotesi espulsione per Adele Gambaro

Il senatore contro le critiche a Grillo. Soprattutto se pubbliche. Ma media per trovare una «sanzione alternativa». Cresce l'ala contro la cacciataIl politologo Revelli: «Beppe? Tutto marketing».

di Monia Melis
È appena atterrato all’aeroporto di Cagliari-Elmas in un torrido pomeriggio di metà giugno. Nemmeno il tempo di riaccendere il cellulare e Roberto Cotti, senatore sardo del Movimento 5 stelle, viene tempestato di chiamate. Tanto che per parlare con lui è necessario un appuntamento.
CONTRO L'ESPULSIONE. Non è un dissidente e non ha neppure il mal di pancia. Ma è uno dei pochi che in queste ore si è espresso contro l'eventuale espulsione di Adele Gambaro,colpevole di aver attaccato il Líder máximo, Beppe Grillo.
Fedele alla linea, ma pronto alla mediazione. Cotti, 51 anni di cui 10 anni di militanza nei Verdi, appassionato di bici, pacifista, è capogruppo alla commissione Difesa del Senato. Ed è tornato sull'Isola assieme ad altri 12 colleghi, per un'ispezione nel Poligono sperimentale interforze di Quirra, nel Sud Est della Sardegna, al centro di un’inchiesta giudiziaria per disastro ambientale.
 


DOMANDA. Ci sarà o no l’espulsione della senatrice Gambaro?
RISPOSTA. Non penso si arriverà a questo. Gran parte dei senatori è con Beppe ma contro per l’espulsione. Anche se è evidente che la critica che ha mosso la collega non è condivisibile, né per il contenuto, né per il metodo, soprattutto perché fatta pubblicamente. Detto questo, quale regola avrebbe violato Gambaro?
D. Appunto, quale regola?
R. Non c’è nessuna regola interna, ovviamente, che vieti le critiche. Però è auspicabile che non ce ne siano, specie di questa portata. Comunque manca una procedura standard per questi casi e non è prevista nemmeno l’espulsione.
D. Quindi potrebbe esserci una sorta di sanzione alternativa?
R. Sì, potrebbe. Però non voglio suggerire proprio nulla. C’è una proposta di mediazione per arrivare a una condanna chiara delle dichiarazioni contro Grillo, ma senza espulsione. Non voglio comunque uscire dal mio ruolo, abbiamo appena eletto un portavoce. Non parlo a nome di altri e, in ogni caso, non racconto le dinamiche interne del gruppo.
D. Una questione da decidere con i deputati del Movimento?
R. Decideremo noi senatori, che c’entrano i deputati?
D. E quindi lunedì 17 si terrà il processo...
R. Sinceramente, non lo so.
D. Pensa che Gambaro abbia compiuto «un’azione lesiva» con quell’attacco?
R. Ma no, non è lei che ha cercato i giornalisti. Anche perché non ne abbiamo bisogno, viviamo praticamente sotto assedio. E in pochi si interessano a ciò che facciamo davvero in parlamento e fuori, come il sopralluogo nel poligono di Quirra. Le domande sono sempre sui dissidi, sulle eventuali polemiche.
D. Certe dichiarazioni però non passano inosservate. A proposito: è davvero in atto «lacompravendita di senatori e deputati» come sostiene il capogruppo Nuti?
R. Non ne so davvero nulla. E non mi interessano certi argomenti, con tutti i problemi che ci sono…
Venerdì, 14 Giugno 2013

1 commento:

Unknown ha detto...

Era meglio morire democristiani che vedere questi incapaci grillini in azione.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...