Antonio Formicola, 58 anni, il fioraio di Ercolano che si è dato fuoco e si è lanciato dalla finestra dell'ufficio del sindaco di Ercolano, Vincenzo Strazzullo, protestando per un permesso di sosta non concesso, è morto al Cardarelli di Napoli per le ustioni e le fratture riportate.
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Il fioraio al balcone del comune
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ANSA
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Formicola, titolare del negozio "La Violetta" in corso Resina, è arrivato tra le 10 e le 10.30 fino all'anticamera del sindaco, munito della benzina che poi si è cosparso sul corpo. L'uomo voleva interloquire con il primo cittadino Strazzullo per il permesso di stallo davanti al suo negozio che gli era stato negato, ma il sindaco era fuori dalla sede del Comune per altri impegni. Allora Formicola, senza che nessuno lo fermasse, ha usato il liquido infiammabile su di sé, si è dato fuoco e si è lanciato fuori dalla finestra. Inutile la corsa al centro grandi ustionati dal Cardarelli, dove è morto alle 11.30 circa.
Secondo quanto riferito da uno dei negozianti che sta prendendo parte alle protestedavanti al comune di Ercolano i commercianti stanno organizzando una manifestazione pubblica per protestare contro le problematiche che affliggono i negozi di corso Resina. I negozianti riferiscono di essere stati abbandonati dall'amministrazione comunale e che più volte, inutilmente, hanno chiesto incontri al primo cittadino. Formicola, titolare del negozio "La Violetta" di corso Resina, viene definito dai colleghi come una persona sempre disponibile, mansueta e pronta a mettersi a disposizione per gli altri.
Lo chiamavano orco buono. Burbero ma sempre disponibile verso il prossimo, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "orco buono": così, da alcuni negozianti suoi colleghi, viene descritto Antonio Formicola. Formicola aveva perso la moglie qualche anno fa ed era padre di due figli. Abitava in via Sacramento, una stradina adiacente a quella dove aveva il suo negozio, "La Violetta", in corso Resina. Le indagini sull'accaduto sono nelle mani del pm di turno della Procura di Napoli Giovanni Corona, che si occupa prevalentemente di infortuni sul lavoro.
Problema burocrazia. Il problema della troppa burocrazia e di una mancata semplificazione è sempre più evidente, come sottolinea l'ultimo rapporto della Confartigianato in cui si legge che "la pressione burocratica ha lo stesso ritmo di crescita della pressione fiscale". E ha raggiunto il 44,6 per cento, livello più alto dal 1990. Il picco si è avuto negli ultimi tre mesi del 2012. Problemi per gli imprenditori riserva anche il Documento unico di regolarità contributiva, conosciuto come Durc, che è l'attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di Inps, Inail e Cassa Edile. Questo documento costringe sempre più imprenditori a mollare, lasciando senza lavoro operai e impiegati, come ricorda questo post di Myrta Merlino.
Si impicca a Torino per debiti. Lo hanno trovato i parenti impiccato ad un albero vicino alla sua abitazione. Un uomo di 35 anni di brusasco in provincia di torino si è' tolto la vita ieri pomeriggio, dopo il pranzo domenicale. A quanto si apprende aveva perso recentemente il lavoro, fatto che lo aveva gettato in profonda depressione. Inoltre negli ultimi tempi era anche oberato da debiti che non sapeva come saldare.