Iva, Enrico Letta: “L’aumento? Lo decise Berlusconi nel 2011″
Pubblicato il 23 giugno 2013 15.32 | Ultimo aggiornamento: 23 giugno 2013 17.52
di Redazione Blitz
ROMA - ”L‘Iva? Non è che io voglia aumentarla, o che lo voglia il mio governo. La decisione venne presa nel2011 dal governo Berlusconi per salvare una situazione”: lo ha detto il presidente del consiglio Enrico Letta, nel corso della trasmissione di Rai Tre ‘In mezz’ora’.
Il presidente del Consiglio si è però detto fiducioso: “No a diktat. Troveremo una soluzione”. “L’aumento dell’Iva, ha spiegato Letta, è figlio delle decisioni prese nella prima metà del 2011, quando c’è stato un momento di crisi profonda e il governo Berlusconifece la scelta di eliminare gli assegni famigliari, di accompagnamento. Successivamente il governo Monti per evitare questa eliminazione spostò l’aumento sull’Iva. Ma l’aumento è già deciso, c’è. Ora dobbiamo trovare le risorse per evitarlo o per spostarlo. Sono fiducioso che troveremo una soluzione. Ma attenzione ad andare avanti a diktat, non serve a nessuno”, ha avvertito dopo l’affondo di sabato del vicepremier Angelino Alfano. Anche sull’Imu Letta ha ricordato che “per legge è stato fissato che entro il 31 agosto ci sarà la riforma dell’Imu e manterremo l’impegno”.
UNIONE EUROPEA – ”Noi facciamo un piano nazionale e non c’è bisogno del permesso europeo”, ha chiarito Letta riguardo al programma di ripresa del governo. Il premier ha spiegato che verranno tra tra l’altro ”riutilizzati i fondi europei” ma che non andrà dagli altri leader Ue a ”chiedere soldi” perché queste risorse sono già nella disponibilità dell’Italia. Per quanto le coperture Letta non si sbilancia: ”Le cifre saranno significative ma il piano riguarderà con intensità maggiore il Sud”.
BERLUSCONI, GIUSTIZIA E GOVERNO – Poi ha rassicurato sulla tenuta di governo, alla prova non solo su Imu e Iva, ma anche sulle situazioni giudiziarie di Silvio Berlusconi. “Una maggioranza come questa non può essere una maggioranza che non discute perché è una maggioranza molto originale, ha detto Letta, che però ha precisato di non temere la prossima. In particolare, Letta risponde a Lucia Annunziata, che chiedeva le conseguenze delle sentenze di Berlusconi sull’esecutivo: “Ho sempre pensato che devo lavorare come se questi temi non ci fossero. Il governo rispetta l’autonomia della magistratura, noi lavoriamo per aiutare il Paese e la giustizia civile ha problemi maggiori di quella penale”. Alla domanda se Berlusconi non debba reagire ai processi ed alle sentenze che lo riguardano, il presidente del Consiglio ha risposto: “Questo non lo so. Ho visto la reazione collaborativa dopo la sentenza della Consulta”.
CASO JOSEFA IDEM - Sul caso della ministra dello Sport Josefa Idem e della sua Imu non pagata, Letta ha spiegato che lunedì pomeriggio la incontrerà “e poi insieme decideremo che fare. Dobbiamo essere garantisti ma anche in grado di assicurare che l’opportunità e il rispetto delle regole siano un elemento chiave del nostro governo. Nessun doppio standard”.
1 commento:
Dimentica tutto il povero Berlusconi.
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