Aggiornamento delle ore 12.42: "Di fronte al ripetersi di indiscrezioni su un impegno in politica di Marina Berlusconi, non possiamo che ribadire quanto già più volte detto in passato: si tratta di ipotesi che non hanno alcun fondamento". Così il portavoce di Marina Berlusconi, in una nota.
Renato Brunetta contro Marina Berlusconi. E ai microfoni di 24 Mattino su Radio24, boccia l'ipotesi che sia la figlia del Cavaliere la prossima leader del Pdl. "Non mi piacciono le dinastie - spiega Brunetta -, né quelle monarchiche né quelle democratiche. Se la dottoressa Marina Berlusconi vuole fare politica, e ne ha tutte le capacità, faccia pure. Ma non penso che sia plausibile un'investitura a carattere ereditario".
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Tutte pazze per Marina
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Alla figlia del leader, il capogruppo Pdl alla Camera manda questo messaggio: "Dimostri le capacità in politica, come ha fatto in ambito manageriale e, se vale, acquisirà ruoli, funzioni, leadership. Io amo il merito, in democrazia è tutto. Essere leader perché si è 'nati da' penso - rimarca - sia un modo di selezionare la classe dirigente un pò obsoleto".
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La Pascale in piazza
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Anche Manuela Repetti, parlamentare del Pdl e compagna di Sandro Bondi, stoppala discesa in campo di Marina: "Non credo - dice durante la trasmissione televisiva Agorà su Raitre - che ci sia bisogno di scoraggiare l'idea di una Marina Berlusconi in politica. Al di là delle considerazioni sincere e oggettive relative alle tante qualità umane, professionali e di onestà che le riconosco, credo che lei stessa non abbia alcuna intenzione di farlo". E aggiunge: "Credo che lo stesso Berlusconi, per l'affetto che ogni genitore nutre per i propri figli, non abbia tutto questo desiderio di mandare sua figlia non dico al macello, ma in politica".
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Il Natale della coppia Berlusconi - Pascale
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"Sull'Iva soluzioni deboli, così governo rischia". "Quando un governo trova soluzioni così deboli sull'Iva - dice Brunetta -, molto probabilmente troverà soluzioni altrettanto deboli sulla lotta al disoccupazione giovanile, figuriamoci quali soluzioni potrà trovare sull'Imu. Per questa stessa ragione il governo rischia di cadere proprio perché dà risposte insufficienti". Il capogruppo del Pdl aggiunge: "La realtà chiede risposte forti. Se alla domanda, da parte dell'economia italiana, dei giovani, delle imprese, dà delle risposte deboli, il governo si mette da solo a rischio".
Nel merito,Brunetta afferma: "Il rinvio dell'Iva di tre mesi in tre mesi? Quello che conta è evitare l'incertezza. Da troppo tempo il governo sta mandando segnali di incertezza, l'incertezza in economia è un costo". L'ex ministro continua: "Il messaggio di rinviare a settembre per poi discuterne, e poi fare un altro dibattito Iva sì, Iva no per altri tre mesi è stucchevole e costoso. Si tratta di trovare una copertura di 2 miliardi per arrivare a fine anno, e a metà ottobre, all'interno della legge di stabilità, riformare strutturalmente l'Iva nella sua interezza, e farla partire dal 1 gennaio 2014 in modo da risolvere i problemi di copertura. Altre strade non servono a nulla e producono probabilmente più costi che benefici".