lunedì 24 giugno 2013

Fuori un altro. A chi tocca adesso. Avanti il prossimo. Meno male che erano in due secondo Grillo. Houston abbiamo più di un problema!!!!!!!!


M5S: Zaccagnini verso il gruppo misto.
Un'altra 'voce critica' lascia il Movimento

Considerato 'dissidente' dai duri dei 5Stelle, il deputato ha salutato il gruppo della Camera: "C'è un clima irrespirabile". Ma  "non è il Grillo il problema, quanto l'approccio aziendalista e non politico dello staff di cui si sta fidando". Sale a sei il numero di parlamentari che hanno lasciato

ROMA - Adriano Zaccagnini, deputato M5S considerato tra le voci più critiche del Movimento, ha deciso di passare al gruppo Misto. "Passo al gruppo misto erestituisco i soldi", ha detto annunciando l'addio al Movimento 5 stelle. "Non mi sento più a mio agio, non riesco a lavorare serenamente. C'è un clima irrespirabile, non ho la forza di continuare a combattere da dentro una guerra intestina che non ha senso", ha detto.

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Il Movimento 5 Stelle perde un altro pezzo. "Volevo uscire lo stesso giorno della senatrice Paola De Pin, poi ho letto le dichiarazioni del capogruppo Morra in cui si sottolineava che sarebbe stato meglio se fosse accaduto dopo le elezioni", ha detto Zaccagnini. "Lascio. Non ho più la forza di continuare a combattere - ha aggiunto aggiunge durante la conferenza stampa - si è instaurata una guerra intestina che non ha più senso". Nel movimento, continua, c'è un clima da 'caccia alle streghe'. C'è una estremizzazione delle posizioni. Condivido quello che ha detto la senatrice De Pin: dopo l'espulsione di Adele Gambaro non posso più accettare di stare dentro un movimento che epura, che emargina chi esprime solo un'opinione mettendolo alla gogna mediatica". Zaccagnini ha spiegato: "invece che fare la rivoluzione si è instaurata la strategia del terrore".

"Non è un partito aziendalista ma un movimento aziendalista in cui la strategia politica è calata dall'alto. D'altronde dopo 20 anni di berlusconismo, non poteva che nascere un Berlusconi 2.0". Secondo il deputato "non è il Grillo il problema, ma l'approccio aziendalista e non politico del M5S, lo staff di cui si sta fidando". Adriano Zaccagnini ha restituito, come deciso dal Movimento 5 Stelle, parte della sua indennità e della diaria da parlamentare. Lo ha fatto prima di formalizzare la sua uscita dal gruppo. "Stamane ho fatto il bonifico e l'ho consegnato al capogruppo Nuti e a lui ho anche consegnato la lettera di passaggio al Misto", ha annunciato. "Si tratta di 8.500 euro per i due mesi e mezzo" di attività parlamentare, ha spiegato ancora il deputato che, a chi gli chiede se continuerà a restituire l'eccedenza non ha dubbi: "Penso proprio di si", ma non saranno più destinati ad ammortizzare "il debito pubblico nel momento in cui si chiede di rinegoziarlo".

"Ora che la gogna mediatica rischia di ritorcersi contro i talebani stessi, lo staff della comunicazione ha pensato bene di fare una pausa dopo settimane di stillicidio. Si giocano la subdola carta della restituzione delle diarie. L'unica che riusciranno a rimestare a loro vantaggio. Tuttavia non c'è volontà di pacificare, è solo tattica. La strategia è quella di sbarazzarsi delle 'mele marce' e degli indesiderati", ha continuato Zaccagnini. "Non c'è nulla di cui meravigliarsi - ha detto - in un contesto aziendale funziona così: c'è il mobbing c'e l'alienazione frustante inflitta per portare le persone a non poter lavorare serenamente. Sono comunque i vertici aziendali a dettare le permanenze e i distaccamenti. E in un clima del genere si fa fatica ad esprimere il proprio dissenso, si ha timore e paura".

Poi una citazione. "Calamandrei disse 'la libertà è condizione ineliminabile della legalità. Dove non vi è libertà non può esservi legalità". Adriano Zaccagnini, si è affidato a Piero Calamandrei per chiudere la lunga nota con cui motiva l'addio ai Cinque Stelle.

Sale così a sei il numero di parlamentari che hanno lasciato il Movimento per confluire nel Gruppo Misto, l'ultima in ordine di tempo è stata la senatrice Paola de Pin, entrata in conflitto con Beppe Grillo dopo la decisione di cacciare la sua collega Adele Gambaro per le esternazioni dopo i risultati delle elezioni amministrative. Ha motivato la propria decisione sulla base di un'aria, in seno al gruppo politico, "soffocante".

Controverso anche il caso del Senatore Marino Mastrangeli, accusato di presenziare in televisione a trasmissioni come Pomeriggio 5 e Domenica Live, entrambi in onda su Mediaset e condotte da Barbara d'Urso. Nonostante i continui richiami del capogruppo in Senato Vito Crimi, Mastrangeli ha perseverato, il risultato è stato l'inevitabile espulsione in streaming.

Chi invece ha deciso di abbandonare volontariamente il Gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera sono stati i deputati Vincenza Labriola e Alessandro Furnari, che hanno scelto di confluire al Gruppo Misto perché non più in linea con le idee di Grillo e del Movimento, soprattutto sul capitolo Ilva.

 

1 commento:

Unknown ha detto...

Impossibile resistere tra i grillini.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...